La riforma del mercato del lavoro non risponde a esigenze “tecniche”, anzi obbedisce a un’interpretazione sbagliata dei problemi dell’economia. Perché la democrazia sta rinunciando a se stessa?
Archivio | Italie
Il pacco squilibrato della riforma
La riforma dell’articolo 18 oggi, quella degli ammortizzatori sociali al 2017. Nell’intervento del governo si ripropone la vecchia politica dei due tempi. Il primo va in scena subito, il secondo arriverà a dramma compiuto. Senza ribaltare la trama: troppo poco, e male, si fa per il nuovo welfare per i precari
Tutto qui il sapere dei tecnici?
Il documento del governo sulla riforma del lavoro lascia irrisolte le questioni principali: flessibilità e precariato, livello salariale, produttività delle imprese, mancanza di una politica industriale
Oltre al lavoro, vuoi anche il salario?
“Se potessi avere 1000 euro al mese”. Un libro-inchiesta di E. Voltolina sull’Italia sottopagata. Come i buoni lavori del ceto medio sono diventati la giungla del sottosalario giovanile
Stranieri e italiano, la caccia al tesoro
Permesso a punti e gabelle, entrano in vigore le nuove norme. Con molta vessazione e poca integrazione. Il nostro Stato chiede che si studi la lingua, ma non dà gli strumenti per farlo
L’État c’est moi
I “professori” hanno poca consapevolezza del loro ruolo “tecnico” di ministri della cosa pubblica. L’idea balorda che siano loro a mettere una “paccata di miliardi” è una versione casareccia de “l’état c’est moi”
Tav, perché i grandi progetti falliscono
I grandi progetti sono spesso destinati al fallimento, con costi lievitati, scarsi ricavi, gravi effetti ambientali e sociali. Il Tav rischia di diventarne l’esempio pù clamoroso
Il legame tra scala mobile e articolo 18
C’è un filo rosso tra la vicenda dell’abolizione della scala mobile di trent’anni fa e quella odierna dell’abolizione dell’articolo 18?
Ho 53 anni e sono stato licenziato…
Una storia, individuale ma esemplare, di un lavoratore come tanti, alle prese con “nuovi capi”, incentivi alla produzione, tutele mancate e una sopresa finale
Ascesa e fortune di Mario Monti
La “tecnopolitica europea” ci ha liberato dal berlusconismo, ma ci instupidisce con il soft power di Monti. Serve uno sguardo di lunga durata