Comunione e Liberazione aderisce alla manifestazione nazionale “Europe For Peace” che si terrà a Roma il 5 novembre. E firma il manifesto delle realtà cattoliche che chiede il disarmo nucleare. Da Cl online-
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Il mondo cattolico: «Insieme a Francesco, per la pace»
La riflessione dei presidenti dei movimenti cattolici ed ecumenici in vista della grande manifestazione nazionale a Roma il 5 novembre per il cessate il fuoco immediato in Ucraina e il negoziato. Da Avvenire.
In Europa 150 nuove bombe nucleari tattiche, Biden accelera lo schieramento
Riarmo atomico, un incubo senza fine. Gli ordigni saranno ospitati da Italia, Belgio, Germania, Paesi Bassi, Turchia e pare anche dalla Grecia. Il programma va avanti da 8 anni
“Vicini all’Ucraina, ma basta guerra”, il cantiere della piazza della pace
Sabato a Roma il più importante appuntamento italiano contro il conflitto dall’invasione russa di febbraio: finora il sì di 600 sigle. Distanza tra le posizioni di chi considera il ritiro dei russi essenziale per il negoziato e chi vuole lo stop immediato delle armi. Da Repubblica.
Flash mob per trattative di la pace a Milano
Flash mob per la pace e per la ripresa dei negoziati a Milano sabato 29 in piazza Senza Nome. Da Adnkronos.
Russian navy ‘repels’ drone attack on Crimea’s Sevastopol
Russia blames Ukraine, UK for the drone attack on Sevastopol, home to Moscow’s Black Sea Fleet HQ, as battle rages in southeastern Ukraine. Da Al Jazeera.
China can use its leverage with Russia to prevent a nuclear war
Beijing is uniquely positioned to help broker an agreement
China can use its leverage with Russia to prevent a nuclear war
Pechino è in una posizione unica per aiutare a mediare un accordo ed evitare l’escalation nucleare della guerra in Ucraina. Dal Finacial Times.
Il 5 novembre in piazza per dare un futuro alla pace
Paolo Impagliazzo, Comunità di Sant’Egidio: “La manifestazione di Roma è fondamentale per opporsi all’idea che la guerra in Ucraina sia ineluttabile”. Da Collettiva.it
Stilli (Aoi): “Ridare ruolo all’Onu, trattare”
Non saranno le armi in sé a risolvere il conflitto, bisogna ridare ruolo all’Onu grazie a un nuovo protagonismo italiano e europeo: così Silvia Stilli dell’Associazione ong italiane conferma l’adesione alla manifestazione del 5 a Roma.