Arci Primo Maggio aderendo alla piattaforma Europe for Peace organizza una manifestazione a Lodi sabato 5 maggio per tutti quelli che non hanno potuto raggiungere bere Roma per la manifestazione nazionale.
Arci Primo Maggio aderendo alla piattaforma Europe for Peace organizza una manifestazione a Lodi sabato 5 maggio per tutti quelli che non hanno potuto raggiungere bere Roma per la manifestazione nazionale.
Nella sottovalutazione della politica e dei media, c’è un’altra vittima nella guerra di aggressione all’Ucraina: la lenta ma inarrestabile erosione del Tabù Nucleare che finora aveva vietato alle grandi potenze non solo di usare ma anche di minacciare l’uso dell’arma atomica.
La pace tra i popoli è alla base di qualsiasi processo di costruzione di un futuro in cui l’uomo possa vivere in armonia con la natura.
Verso la manifestazione del 5 novembre. Oltre alla «Campagna contro le Banche Armate», si è pensato di lanciare il «Sei per la pace sei per mille» per manifestare concretamente la contrarietà alla politica degli armamenti anche attraverso la via fiscale per sottrarre risorse all’apparato militare.
“L’Europa per la pace nasce dai cippi funerari sulla linea gotica, dai 100mila morti ricordati da Liliana segue”: così il comunicato di adesione dei Camminatori che da Monte Sole raggiungono Sant’Anna di Stazzema alla manifestazione di Europe for Peace.
“L’Italia, l’Unione europea e gli Stati membri, le Nazioni Unite devono assumersi la responsabilità del negoziato per fermare l’escalation e raggiungere l’immediato cessate il fuoco”: lo affermano le organizzazione che aderiscono alla piattaforma Europe for peace. Da Agesir.
Gli scontri, i raid, i cannoneggiamenti e gli attacchi missilistici non sono decisivi, hanno magari un valore propagantistico ma non risolutivo. Da Avvenire.
Oggi incontro per fare il punto sull’appuntamento. Dalle Acli all’Azione Cattolica, grande l’impegno del mondo cattolico. Notarstefano (Ac): investire sulla diplomazia
La coalizione Europe For Peace annuncia la manifestazione nazionale a Roma per il 5 novembre per mettere al bando tutte le armi nucleari, in solidarietà con il popolo ucraino e con le vittime di tutte le guerre.
La Campagna di “Obiezione alla guerra” è stata lanciata dal Movimento Nonviolento subito dopo il 24 febbraio, all’indomani dell’attacco russo all’Ucraina: una dichiarazione di sostegno concreto agli obiettori di coscienza delle due parti.
