Guido Martinotti, sociologo urbano, aveva suggerito nel 2011 ai responsabili della campagna di Giuliano Pisapia, non ancora sindaco di Milano, di parlare chiaro e di puntare su tre parole: lavoro, benessere, speranza. In ricordo di Martinotti, morto a Parigi all’inizio di dicembre, pubblichiamo qui di seguito la voce “speranza”
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La storia degli uomini e delle donne della Mirafiori
È online www.mirafiori-accordielotte.org: raccoglie molti materiali sulla storia delle lotte operaie e sindacali alla Fiat Mirafiori, dalla sua costruzione sino ai giorni nostri
L’anno perduto tra Berlusconi e Monti
Hirschman e le connessioni dell’economia
L’economia – secondo Hirschman – cambia in base alle connessioni messe in moto dagli investimenti: a monte e a valle, effetti sui consumi e sul fisco. Ma anche su ambiente e politica
IG Metall, cambio di rotta per l’Europa
No ad austerità, sì a responsabilità comune sul debito, no a speculazione, sì a democrazia, con un’Unione politica e sociale accanto a quella monetaria. L’IG Metall entra nel dibattito europeo
Albert O. Hirschman, la vita e il lascito
La vita e il percorso intellettuale di Hirschman, dall’Europa, all’America latina, agli Stati Uniti, dai problemi dello sviluppo ai rapporti tra economia e politica, sempre alla ricerca dei fenomeni non spiegati
UE: la crisi è più grave, il cambiamento più urgente
Il rapporto EuroMemorandum 2013 (qui una sintesi) è realizzato dal gruppo European Economists for an Alternative Economic Policy in Europe, che dal 1995 pubblica ogni anno un’alternativa alle politiche europee. Euromemorandum e Sbilanciamoci! sono tra i fondatori della Rete europea degli economisti progressisti
Albert O. Hirschman, è scomparso un maestro
Il suo Exit, voice and loyalty apre la via per capire l’intreccio tra comportamenti economici, sociali e politici; prima era stato tra i padri dell’economia dello sviluppo; prima ancora antifascista in Italia, Spagna e Francia
Hirschman, come pensare l’economia
La sua lezione è nella visione del processo economico come un sistema aperto, senza equilibrio. E l’azione pubblica non si basa su un “piano”, ma sui modi per costruire il possibile
Politiche industriali, aspettando l’Europa
Dopo il convegno di Roma del “Manifesto per la politica industriale”, è urgente un ritorno a interventi pubblici, con risorse al di fuori dei vincoli macroeconomici e con un maggior ruolo dell’Europa