Contromisure/Ridurre la sanità e le scuole private, più fondi sociali Come riformare il sistema di protezione per i poveri
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La vera sfida: lavorare e produrre
Contromisure/Il piano del lavoro di Sbilanciamoci ha come obiettivo quello di aumentare il benessere della società e delle persone: più servizi pubblici, cittadini non consumatori
La classifica del crac: l’Italia dopo la Grecia
Contromisure/Il Belpaese ha perso il 10% di Pil e il 25% di produzione industriale. È addirittura ultimo per disoccupati «cronici»
La cultura rimane al palo
Contromisure/Nonostante l’impegno dei ministri Bray e Franceschini, il trend è negativo E con i tagli a Regioni e Comuni arriveranno nuove sforbiciate
I conti sbagliati dell’Unione europea
Contromisure/Due Europe si confrontano: quella dell’austerità, e un’altra sociale. L’unica via possibile è ribaltare l’egemonia della prima a favore della seconda
Perché il Jobs Act destinerà i lavoratori al precariato perenne
Contromisure/Se l’economia non funziona, è inutile riformare il lavoro. Le risorse a disposizione non permettono di garantire un reddito a chi perde il posto
Il benessere? Una questione di uguaglianza
Il “ben-essere” riguarda anche le esigenze di rapporti interumani che attengono alla realizzazione personale, scrive Aldo Carra nel suo ultimo volume (Ediesse edizioni)
Cara Europa, il welfare è comune
Sotto sotto/Intervista a James K. Galbraith: «Gli Usa sono usciti dalla crisi perché lo Stato sociale ha funzionato meglio. La Ue deve estendere al sud le garanzie del nord». Lo abbiamo intervistato a Roma, dove si trovava per una serie di seminari e conferenze. Qualche mese fa è uscito ultimo libro The end of normal, […]
Indignados continentali a doppia velocità
Sotto sotto/In Grecia e Spagna i movimenti sono divenuti popolari, nel resto d’Europa no. Ma in Italia qualcosa si muove. E ora arriva Blockupy Bce
L’irrisolta crisi dell’euro e gli errori della Germania
Sotto sotto/Spesa pubblica, privata e investimenti sono fermi, i salari calano e la deflazione è alle porte. Ma non si leggono analisi oneste della crisi. E i tedeschi, dopo averci guadagnato, divengono euroscettici