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Le ragioni dell’ambiente e del lavoro al G7 di Torino

Il prossimo 30 aprile a Torino, in concomitanza con la riunione dei ministri del G7 su clima, energia e ambiente che si terrà a Venaria Reale, un evento promosso dall’Alleanza Clima Lavoro e dalla CGIL per mettere al centro dell’agenda dei governi la priorità di una giusta transizione ambientale e sociale.

Il prossimo 29-30 aprile 2024 è in programma a Venaria Reale, alle porte di Torino, la blindatissima riunione ministeriale G7 Clima, Energia e Ambiente, guidata dalla Presidenza italiana. In concomitanza e simbolica alternativa, l’Alleanza Clima Lavoro e la CGIL promuovono un’iniziativa di confronto dal titolo “Il G7 ascolti il lavoro e l’ambiente”: appuntamento martedì 30 aprile a Torino, dalle 9.30 alle 13.00, presso il Centro Internazionale di Formazione dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro, in Viale Maestri del Lavoro 10. Sarà possibile seguire l’iniziativa in diretta streaming integrale su Collettiva.it.

Si tratta di un evento importante per sollevare e far sentire la protesta, le voci e le proposte sull’occupazione, la lotta al cambiamento climatico, la decarbonizzazione e la mobilità sostenibile che provengono congiuntamente dalle organizzazioni ambientaliste e sindacali, sulla base dell’esperienza unitaria maturata e portata avanti in questi mesi dall’Alleanza Clima Lavoro con le sue attività di ricerca e disseminazione (come ad esempio il Piano del lavoro verde e il Manifesto programmatico), di comunicazione (si veda il podcast “A qualcuno piace verde”) e di mobilitazione e aggregazione sui territori, da Como ad Atessa, da San Lazzaro di Savena a Modena, a Torino.

Numerosi i relatori dell’iniziativa: Giorgio Airaudo, Segretario generale della CGIL Piemonte, Giulio Marcon e Monica Di Sisto della Campagna Sbilanciamoci!, Christian Ferrari, Segretario confederale della CGIL, Katiuscia Eroe, Responsabile Energia di Legambiente, Mariagrazia Midulla, Responsabile Clima ed Energia del WWF Italia, Luca Sardo dei Fridays for Future. L’evento sarà chiuso da un dialogo finale tra Maurizio Landini, Segretario generale della CGIL, e Joel Akhator Odigie, Segretario generale di ITUC-Africa, l’Organizzazione regionale africana della Confederazione internazionale dei sindacati.

In una situazione sempre più drammatica a livello globale dal punto di vista dell’aggravarsi della crisi geopolitica, economica e climatica, i ministri del G7 su ambiente, clima, energia devono ascoltare le ragioni del mondo del lavoro e dell’ambientalismo. Contro il negazionismo climatico, le diseguaglianze tra Nord e Sud del mondo, le guerre che si moltiplicano, la folle corsa al riarmo che sta attraversando anche l’Europa e le politiche che hanno messo a rischio il pianeta e precarizzato lavoro, il G7 deve cambiare strada prima che si finisca nel baratro.

Servono politiche pubbliche molto più incisive fondate sull’occupazione di qualità, la cooperazione, la sostenibilità, la lotta alla crisi climatica, il superamento delle diseguaglianze. Serve un’economia “di pace” al servizio delle persone e non del business. Bisogna uscire dalla dittatura dei combustibili fossili e accelerare il processo della giusta transizione, garantendone a tutti l’accesso. Sono necessarie inoltre politiche industriali per un modello di sviluppo sostenibile sia ambientalmente sia socialmente, un modello radicalmente diverso da quello fondato sull’aumento illimitato dei consumi e dei profitti che abbiamo conosciuto in questi anni.

Il G7 è chiamato a confrontarsi e a dare risposte con urgenza a queste priorità, che sono fondamentali per assicurare un futuro al pianeta e al lavoro. Ma la Presidenza italiana preferisce lanciare a Venaria Reale il cosiddetto “Piano Mattei”, centrato su una logica estrattiva che punta allo sfruttamento delle risorse e alla criminalizzazione delle migrazioni, piuttosto che affrontare la gravissima situazione climatica e cogliere al contempo le grandi opportunità – economiche, sociali e occupazionali – che una transizione ecologica tempestiva e ben governata può offrire.

Nel corso dell’evento torinese del 30 aprile, l’Alleanza Clima Lavoro e la CGIL avanzeranno quindi ai governi dei paesi del G7 le proposte di un’economia diversa, sostenibile, fondata sul lavoro, la giustizia sociale e l’eguaglianza. Abbiamo bisogno di più cooperazione e non di più competizione, di solidarietà internazionale e non di un nuovo colonialismo economico a danno dei paesi più poveri. Abbiamo bisogno di una svolta radicale per affrontare una situazione che sta portando al collasso – politico, ecologico, sociale – del pianeta.

Il programma dell’evento

Saluti:
Christophe Perrin, Direttore del Centro Internazionale di Formazione dell’OIL
Giorgio Airaudo, Segretario generale della CGIL Piemonte

Presiede:
Giulio Marcon, Alleanza Clima Lavoro

Introduce:
Christian Ferrari, Segretario confederale della CGIL

Intervengono:
Monica Di Sisto, Fairwatch-Sbilanciamoci!
Katiuscia Eroe, Responsabile Energia di Legambiente
Mariagrazia Midulla, Responsabile Clima ed Energia del WWF Italia
Luca Sardo, Fridays for Future

Dialogo finale tra:
Maurizio Landini, Segretario generale della CGIL
Joel Akhator Odigie, Segretario generale ITUC-Africa