Noi orfani di Steve Jobs/Ecco la svolta della vita, giovane, fate la vostra scelta. L’avete già fatta: siete stato da vostra cugina de Beauséant e avete intravisto il lusso. Siete stato da Madame de Restaud, figlia di Papà Goriot, e avete intravisto la Parigina…
Quel giorno siete tornato con una parola scritta in fronte, che ho saputo leggere: Arrivare! Arrivare a ogni costo. Bravo! ho detto, ecco un giovane che mi piace. Avevate bisogno di soldi. Dove prenderli? Avete dissanguato le vostre sorelle. Tutti i fratelli più o meno lo fanno (…). E poi, che cosa farete? Dovrete lavorare? Il lavoro, come lo pensate adesso, offre, da anziani, una sistemazione da Maman Vauquer a tipi come Poiret. Come fare fortuna in fretta è il problema che si pongono oggi cinquanta mila giovani che sono nella vostra posizione. Siete uno di questi. Pensate alla fatica che dovrete fare, all’accanimento della lotta. Dovrete mangiarvi l’un l’altro come ragni in un barattolo: non ci sono cinquanta mila posti buoni. Sapete come si fa strada qui? Perché siete un genio, o perché siete abile nella corruzione. Si deve penetrare in questa massa di uomini come una palla di cannone, o insinuarsi come un’infezione. L’onestà non serve a niente (…). La corruzione domina, il talento è raro (Honoré de Balzac, Le Père Goriot, 1834, edizione Folio 1971, pp. 151-152).