Top menu

Disuguaglianze, sostenibilità e benessere

Tra le sessioni speciali realizzate durante la conferenza EAEPE 2022 tenutasi a settembre a Napoli, c’è stata quella tenuta dal professor Alessandro Sapio, ordinario di Politica Economica all’Università degli Studi di Napoli Parthenope, e dal dott. Leopoldo Nascia, ricercatore ISTAT ed economista di Sbilanciamoci!

Tra le sessioni speciali previste durante l’annuale conferenza EAEPE 2022 che si è tenuta a settembre a Napoli, presso l’Università degli STudi di Napoli Parthenope, c’è stata quella tenuta dal professor Alessandro Sapio, ordinario di Politica Economica all’Università degli Studi di Napoli Parthenope, e da Leopoldo Nascia, ricercatore ISTAT ed economista di Sbilanciamoci!. La sessione ha avuto l’obiettivo di far luce sul legame tra disuguaglianze, sostenibilità e benessere.

Le disuguaglianze in molteplici dimensioni, economiche, di genere, territoriali, di istruzione e di salute, sono un fattore chiave per il benessere di ogni Paese. In letteratura si sta facendo spazio un approccio multidisciplinare per indagare la connessione tra le dimensioni della disuguaglianza e tra disuguaglianza, sostenibilità e benessere.
La crisi pandemica ha sottolineato come le disuguaglianze siano una vulnerabilità del nostro sistema, soprattutto per i Paesi che si stavano ancora riprendendo dalle grandi recessioni del 2008 e del 2011. Una delle sfide dell’Agenda 2030 SDGs è quella di trovare i “collegamenti” più rilevanti tra gli obiettivi, al fine di impostare un modello di sviluppo non limitato al solo PIL. Le dimensioni delle disuguaglianze sono incluse in diversi SDGs e sono un elemento chiave dell’Agenda 2030.
A differenza del recente passato, la crescita del PIL non è più l’unico obiettivo delle politiche europee e nazionali.
Le politiche dell’UE per sostenere i Paesi nella gestione della crisi di Covid-19 hanno mostrato una visione più ampia del sistema economico rispetto alle misure ampiamente adottate per affrontare le crisi del debito sovrano. Alcune ricerche hanno illustrato come le misure di austerità per l’impatto sul bilancio pubblico abbiano minato la capacità di alcuni Paesi europei di affrontare l’emergenza pandemica e hanno suggerito politiche basate su un ambito più ampio della sola crescita economica. La definizione tradizionale di Green Deal, ancora prima della pandemia, includeva temi come la giustizia sociale e le disuguaglianze per rafforzare la necessità di una crescita meno squilibrata per affrontare le emergenze climatiche.
La mancanza di un indicatore alternativo al PIL è ancora un ostacolo, sebbene la sostenibilità e il benessere stiano acquisendo importanza. Sebbene esista un’ampia letteratura su ogni aspetto delle disuguaglianze, manca ancora un unico indicatore in grado di misurare le disuguaglianze complessive e di far luce sul legame con il benessere.
Questa sessione ha l’obiettivo di rendere disponibile una discussione sugli avanzamenti più rilevanti nel tema delle disuguaglianze, della sostenibilità e del benessere. Inoltre, la sessione speciale ha l’obiettivo di discutere le questioni relative alla misurazione e alla definizione delle molteplici dimensioni delle disuguaglianze, ampiamente presenti nei progetti di ricerca multidisciplinari.

La rilevanza della sessione è legata all’opportunità di introdurre una discussione sulla crescente importanza del benessere e della sostenibilità. Un numero crescente di autori sta lavorando a progetti di ricerca sugli SDGs dell’Agenda 2030 e il tema delle disuguaglianze è spesso citato come uno dei principali fattori di successo dell’Agenda. Tuttavia, nonostante la vivacità della ricerca sugli SDGs, alcuni aspetti sono ancora in fase preliminare. Come misurare le disuguaglianze complessive, quanto siano rilevanti per la sostenibilità e il benessere e quale sia la migliore alternativa al PIL per raggiungere l’SDG8, ovvero “Promuovere una crescita economica sostenuta, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per tutti”, sono domande che non hanno ancora trovato una risposta ampiamente accettata. Il Covid-19 ha rilanciato il dibattito sulle soluzioni più adatte per un nuovo paradigma economico resiliente agli shock globali, come le pandemie e il riscaldamento climatico.
Come misurare e quali sono gli indicatori più adatti è un’altra questione ancora in discussione nella comunità scientifica, con un numero crescente di metodi e studi. La discussione all’interno della letteratura sul benessere su come risolvere le questioni metodologiche è ancora in corso. Il programma quadro Horizon Europe sta dando ampio spazio agli studi su disuguaglianze, sostenibilità e benessere.

Qui il programma completo delle sessioni speciali