Sul fronte finanziario, la situazione della Fiat è la peggiore tra i principali gruppi del settore. Pochi gli investimenti in ricerca. E il Financial Times parla di poca dimestichezza di Marchionne con il settore dell’auto
Autori Sezioni: Vincenzo Comito
Tutto quel che (non) ci ha insegnato la crisi
Il ritorno delle cartolarizzazioni e l’ammorbidimento del Liikanen Report sulla separazione per le banche tra attività commerciali e speculative
Tre accordi storici (e discutibili)
Dall’intesa sull’unione bancaria siglata a Bruxelles alla Volcker rule, varata negli Usa, per il controllo del sistema finanziario. Cronaca di tre accordi a perdere
Fiat, un successo per gli azionisti
Dopo l’accordo tra il Lingotto e il sindacato Usa, il quartier generale del gruppo Fiat-Chrysler sarà trasferito negli Usa, mentre le vendite e la produzione in Italia già da tempo rappresentano una parte molto minoritaria di quelle mondiali. Più che di un successo del sistema Italia è meglio parlare di un successo degli azionisti
Gran Bretagna, il lato oscuro della ripresa
In Gran Bretagna a un andamento positivo dell’economia si accompagna un aumento della disoccupazione giovanile e di quella delle donne, ai livelli più alti da 26 anni
Come uscire dall’incubo della stagnazione
Affidarsi a interventi legati alla sfera finanziaria o puntare sull’economia reale? Proposte e idee a confronto per uscire dalla grande crisi
Le ragioni finanziarie della crisi dell’euro
Secondo alcune stime le necessità di ricapitalizzazione del sistema bancario europeo possono essere valutate tra 1,0 e 2,6 trilioni di euro, una somma colossale
Germania, il lato oscuro della crescita
A un tasso di disoccupazione tra i più bassi in Europa fa da pendant un aumento esponenziale di precarietà, sotto occupazione e diseguaglianze all’interno del paese
La crisi e il ruolo delle banche centrali
In un periodo di basso sviluppo economico e di basso livello di inflazione, in cui la politica è sostanzialmente assente, le banche centrali si sono viste affidare obiettivi sempe più ampi
Il doppio gioco di Angela Merkel
No alla condivisione del debito, no all’emissione di eurobond e no a un allentamento dei piani di austerità. Sulle politiche europee, le elezioni tedesche non hanno portato nessuna novità. Ma facendo come vuole la Merkel si rischia di affossare prima o poi la stessa idea di Europa