Dietro la politica espansiva e la crescita dell’occupazione si nascondono dati non positivi. La notizia è di quelle che, soprattutto vista da un paese come il nostro che non cresce da vent’anni, sorprendono positivamente. Risulta dunque che nel terzo trimestre del 2014 il Pil statunitense è aumentato del 5,0% su base annua.
Autori Sezioni: Vincenzo Comito
Notizie sulla Cina 4/4 Le novità in tema di finanze
Da una parte la Cina è riuscita ad accumulare ingenti risorse, dall’altra la loro gestione presenta problemi molto rilevanti, dalla spinta all’indebitamento del sistema, al rischio di bolle speculative
Le quattro variabili per cambiare rotta
Fine semestre/ Un cambiamento della politica tedesca, una coalizione di forze tra i paesi del sud Europa, la vittoria delle sinistre in Grecia e Spagna, misure forti della Bce
La nuova spinta del colosso cinese
Dalla nuova via della seta all’internazionalizzazione del renminbi. La strategia cinese sta tentando di aprire sempre più il paese verso il mondo
Ttip, il servo sciocco italiano
Il premier Renzi spinge per una rapida approvazione del trattato di libero scambio tra Europa e Usa. Proprio mentre, in Francia e Germania, crescono le obiezioni
Il piano Juncker fa acqua da tutte le parti
Il piano Juncker sembra essere, in gran parte, un progetto che serve soprattutto a far vedere che si sta facendo qualcosa; i suoi effetti sull’economia dei paesi del continente, dovrebbero essere, nel migliore dei casi, molto ridotti. Alla fine resta invece l’amaro in bocca per quello che si poteva fare e non si è fatto.
Crisi, quell’ostinato animo tedesco
Sembra fantasioso sperare in un mutamento di politica economica da parte del governo tedesco. Strettamente sorvegliato nelle sue decisioni dai sostenitori dell’austerità a tutti i costi
Cattivi esempi e cattivi maestri
A Bruxelles proliferano gli studi che hanno conferito una patina di autorità scientifica alle decisioni che hanno portato al disastro economico e sociale
Quegli stress test poco stressanti
I risultati degli stress test ci consegnano la fotografia di un sistema fatto di banche zombie. Perchè se anche la domanda privata di credito crescesse fortemente nell’eurozona per effetto di politiche espansioniste questo sistema potrebbe non essere in grado di sostenerla
E ora in Brasile cosa potrà succedere?
Dilma Rousseff ha davanti a sè un compito molto difficile: districarsi in mezzo ad una coalizione di governo molto rissosa con la parallela necessità di far ripartire l’economia