Intervista a James K. Galbraith, economista, amico e “consigliere” di Varoufakis, seondo il quale la sinistra non può cambiare l’Europa. Uscire dall’euro sarebbe doloroso, ma rimanerci a queste condizioni è inaccettabile
Autori Sezioni: Thomas Fazi
Tutte le menzogne della Troika
Dai documenti segreti di Fmi, Bce e Commissione europea, emerge la consapevolezza del bisogno di una massiccia ristrutturazione del debito greco se il paese vuole avere una qualche chance di risollevare la propria economia, come hanno ribadito di recente economisti di rilievo come Piketty, Krugman, Stiglitz, Kaldor e molti altri
Galbraith: “La Grecia non arretrerà”
“Cinque anni fa, il Fondo monetario internazionale aveva previsto che il Pil greco si sarebbe contratto del 5% a causa delle misure di austerità. Ad oggi si è ridotto del 25%. Questo dovrebbe bastare a decretare la necessità di un superamento radicale del programma”. Parla James Kenneth Galbraith
Syriza alza il livello dello scontro. E vince
Scontro al vertice/Tsipras è riuscito a spostare la discussione dal piano tecnico a quello politico e a guadagnare tempo prezioso, in attesa di uno scenario politico più favorevole
Controllare i salari per vincere la deflazione
Post-liberismo/È necessario aumentare i redditi. E per far questo è fondamentale il ruolo dei sindacati, come ha riconosciuto anche il Fmi. L’Europa non ha appreso la lezione (perdente) del Giappone
Riforme strutturali: ecco come si uccide un paese
La cura della troika si basa su due pilastri: riforme strutturali e ampi avanzi primari. Ma i paesi che hanno seguito questa strada sono proprio quelli maggiormente in crisi
Accordo Grecia-Ue: chi è il vero vincitore?
È diffusa l’idea secondo cui l’accordo siglato dalla Grecia con l’Eurogruppo costituisca una resa incondizionata per il governo neoeletto di Tsipras. Ecco una lettura alternativa dei fatti
Draghi salva le zombie banks
Crack 2.0/Il quantitative easing è considerato la panacea dei mali europei, ma in realtà non risolve nulla
Il nuovo nazionalismo economico tedesco
L’atteggiamento autoritario della Germania si ispira ad una nuova forma di nazionalismo economico: l’“Exportnationalismus”. Per contrastarlo serve maggiore conflittualità
La battaglia di Tsipras ci riguarda tutti
La battaglia di Syriza riguarda soprattutto gli impossibili obiettivi del Fiscal Compact in termini di avanzi primari. Un problema che riguarda anche l’Italia