Nel progetto di riforma dell’Ue a cura di Juncker, Tusk, Dijsselbloem, Draghi e Schulz, la futura politica economica dell’Unione rischia di essere peggiore di quella odierna
Autori Sezioni: Roberto Romano
Occupazione, c’è qualcosa che non torna
I dati dell’Istat segnalano che l’occupazione cresce più del reddito. Significa che la produttività del lavoro, e quindi anche la competitività, sta scendendo pericolosamente
Il Def (2016) che ci aspetta
La cornice del DEF sembra meno dolorosa di quella a cui ci siamo abituati. Ma è solo apparenza. Nel 2015-16 molti nodi verranno al pettine e non ci sarà nessun piano Juncher a salvarci
Sulla produttività l’Italia è ferma agli anni Novanta
Workers act/Dagli anni novanta tutte le “riforme” del mercato del lavoro sono state legate a una visione neoliberista per cui il lavoro è una merce da scambiare sul mercato
Cara Confindustria, la crescita non si autoavvera
Confindustria e Governo prefigurano uno scenario di crescita. Ma la struttura produttiva italiana non è allineata a quella europea. E la crescita non si auto-avvera perché l’agogniamo
Governo, bilanci di fine anno
Dal Jobs Act alla legge di stabilità 2015, passando per la presidenza italiana del semestre europeo, il bilancio dell’azione di governo dopo 10 mesi è molto magro. In Italia occorrono azioni per una politica redistributiva. A iniziare da un intervento sul sistema fiscale che introduca progressività e da una riqualificazione della spesa pubblica
L’Europa davanti al bivio
L’Europa attraversa una crisi di identità senza precedenti. Le previsioni economiche d’autunno della Commissione Europea sono lo specchio fedele del fallimento delle politiche fino ad oggi realizzate. E senza un deciso cambio di rotta il 2015 rischia di divenire un Annus Horribilis
Finanziaria, l’azzardo oltre l’ostacolo
Il punto della politica economica del governo è la sfiducia nel ruolo del pubblico come soggetto istituzionale capace di tenere in tensione la domanda effettiva
Finanziaria, dentro la “scatola nera” del Def
Il governo prende atto del ciclo economico negativo. Quindi sarebbe indispensabile programmare una manovra triennale espansiva per contrastare un quadro tendenziale che prospetta altri anni di stagnazione
Domanda di lavoro e politiche pubbliche
Il lavoro non è un mercato/ Riforme strutturali: riproposizioni della vecchia ricetta secondo cui la riduzione delle rigidità del mercato del lavoro si tradurrebbe in incremento dell’occupazione