Razzismo, Brexit, gilet gialli, disintermediazione della politica, disagio sociale e identità di classe: il Cantiere delle idee ha condotto ricerche nelle periferie di 4 città italiane (Milano, Firenze, Roma, Cosenza). Questa è la prefazione del rapporto.
Autori Sezioni: Nadia Urbinati
Titolare della cattedra di Scienze Politiche alla Columbia University di New York, come ricercatrice si occupa del pensiero democratico e liberale contemporaneo e delle teorie della sovranità e della rappresentanza politica, è membro nel Comitato Scientifico dell’Associazione Reset. Come autrice ha pubblicato saggi sul liberalismo, su John Stuart Mill, su individualismo, sui fondamenti della democrazia rappresentativa, su Carlo Rosselli. Collabora con i quotidiani L’Unità, La Repubblica, Il Fatto Quotidiano e con Il sole 24 ore e con il settimanale Left. Negli Stati Uniti è stata condirettrice della rivista Constellations.
L’incognita della democrazia populista
Un progetto di sostituzione di una classe politica con un’altra, un “vuoto” di ideologie adatto a contenere tutte le micro-ideologie, così appare M5s. Mentre la Lega di Salvini, è un movimento di destra nazionalista www.Left.it
Referendum costituzionale: i fatti e i miti
In questa campagna referendaria il dibattito si riduce al chi sta con Renzi e chi sta contro Renzi. Così la Costituzione diventa oggetto plebiscitario, o semplice programma elettorale
Costituzione, cinquanta giorni per dire NO
Andrea Camilleri, Gustavo Zagrebelsky, Nadia Urbinati, Paolo Flores d’Arcais, Tomaso Montanari
17 Ottobre 2016 | Sezione: Italie, SocietàTra cinquanta giorni, il prossimo 4 dicembre, il Governo Renzi chiederà agli italiani: «volete contare di meno, volete meno democrazia, volete darci mano libera?». Noi risponderemo di No. A chi ci dice che per far funzionare l’Italia bisogna cambiare le regole, rispondiamo: noi, invece, vogliamo cambiare i giocatori temi.repubblica.it/micromega-online
La marcia dei ricchi
Oligarchi/La convergenza delle forze nel campo sociale e in quello economico ha vinto sulle resistenze e come esito abbiamo una massa di senza-potere senza organizzazioni di resistenza. Perciò è ipocrita gridare allo scandalo contro il populismo, che non fenomeno scatenante ma sintomo, retto sull’illusione data ai senza-potere di mutare la loro sorte