Una contraddizione di fondo è che la costruzione europea – di cui è evidente la necessaria dimensione istituzionale – è stata finora dominata da una visione che considera le istituzioni un intralcio ai mercati
Autori Sezioni: Felice Roberto Pizzuti
Tfr in busta paga, un grande equivoco
Il governo specula sulle necessità poste dalla crisi, privando ciascun lavoratore di un ammortizzatore contro la disoccupazione proprio mentre essa aumenta strutturalmente
L’illusionismo di Matteo Renzi
La manovra del governo tende a migliorare solo alcune condizioni d’offerta del nostro settore produttivo senza curarsi della sua decrescente capacità innovativa che è alla base del nostro declino
Finanziaria, i giochi di prestigio del premier
La sottrazione del TFR alla disponibilità delle piccole e medie imprese, quelle più colpite dal taglio del credito, aggiungerà ulteriori problemi al nostro sistema produttivo
La favola dell’equità e dello sviluppo
Il governo parla di prelievi sulle pensioni pubbliche, che già sostengono il bilancio pubblico con un saldo attivo di 24000 miliardi tra le entrate contributive e le prestazioni
La lista Tsipras e il futuro della sinistra
È urgente che i valori della sinistra trovino una rappresentanza politica unitaria efficace, priva delle idiosincrasie che finora hanno ostacolato questo obiettivo
Un voto per cambiare la rotta d’Europa
Il progetto dell’Unione Europea è ad un bivio storico: o si procede verso lo stato federale o si torna indietro lungo sentieri economici, sociali e politici regressivi
Def, il bilancio ingiusto di Renzi
Nonostante un tasso di disoccupazione che per i giovani supera il 42 per cento, gli 80 euro in più andranno a chi la busta paga ce l’ha e per chi sta peggio ci sarà meno (forse) o niente
La spesa sociale cresce, ma è un’illusione statistica
Social compact/In Italia la spesa sociale è balzata al 28,4%, ma solo a causa del ricorso massiccio alla cassa integrazione. A farla da padrone, nel nostro bilancio, è la previdenza
Una rappresentanza per l’altra Europa
Il 55% degli italiani chiede di cambiare le politiche di austerità, ma il 95% delle forze in Parlamento è su posizioni o antieuropeiste o favorevoli alle politiche di rigore