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Archivio del autore | redazione

Europa, occupiamo lo spazio comune

Non c’è timoniere, né punto d’arrivo nell’attuale “rotta” d’Europa, cresciuta con il motto implicito “meglio che niente”. L’alternativa è radicale: uscire dall’egemonia privatistica, mettere al centro della scena la lotta per un diritto del comune e contro l’accumulo istituzionalizzato della ricchezza

L’economia uccide più delle bombe

A 50 anni dalla prima marcia Perugia-Assisi e a 14 dalla marcia “per un’economia di giustizia”, i pacifisti saranno di nuovo in cammino il 25 settembre 2011. Nel mezzo della crisi europea. È l’occasione per rileggere l’appello di 14 anni fa, le cose non fatte allora, e urgentissime adesso

Ripartiamo dai princìpi

I governanti della costruzione europea hanno sbagliato molto, quasi tutto. Ma qui siamo, e senza Europa e senza euro non andiamo da nessuna parte. E da qui possiamo ripartire, guardando in faccia l’economia più che gli economisti

Per uscire dalla crisi con un’altra Europa

Il forum “La rotta d’Europa, cominciato nell’estate con le domande di Rossana Rossanda, viaggia verso i 50 contributi, molti dei quali tradotti in inglese e rilanciati nel dibattito internazionale su opendemocracy. Ecco l’elenco di tutti gli articoli

Il nostro forum su Opendemocracy

Il frequentatissimo sito inglese opendemocracy.net – uno dei principali luoghi d’informazione sui temi europei e internazionali, fondato da Anthony Barnett – si è unito alla nostra discussione, pubblicando la versione inglese di alcuni degli interventi al forum “La rotta d’Europa”. Ecco i primi. Rossana Rossanda: Question on the Union Mario Pianta: The making of the […]

All’Europa serve un “new deal” di classe

La crisi europea viene dagli Stati uniti, dal crollo del “keynesismo privatizzato”. Per uscirne, occorrono politiche opposte a quelle di Maastricht. Un new deal inedito, strumento di una “riforma”, non solo di una “ripresa” che è impossibile nelle condizioni date. E una sinistra di classe su scala continentale

I veri creditori siamo noi

Al centro della crisi c’è il debito e anche in Italia, come in altri paesi europei, dobbiamo chiedere trasparenza e un “auditing” pubblico sul debito, primo passo per costruire una soluzione politica alla crisi. L’appello che viene dal decennale del G8 di Genova