In base agli ultimi dati (2018), l’industria della microfinanza serve circa 140 milioni di persone, di cui i 4/5 sono donne e i 2/3 vivono in aree rurali. Ne parliamo al IV incontro del ciclo Money for nothing il 25 maggio.

In base agli ultimi dati (2018), l’industria della microfinanza serve circa 140 milioni di persone, di cui i 4/5 sono donne e i 2/3 vivono in aree rurali. Ne parliamo al IV incontro del ciclo Money for nothing il 25 maggio.
Le ragioni della pace tornano in piazza a Roma con la seconda presentazione dell’e-book di Sbilanciamoci “I pacifisti e l’Ucraina”: lunedì 23 maggio con Luciana Castellina, Nichi Vendola e Giulio Marcon nel quartiere universitario di San Lorenzo.
Tolto per ora il gas dal tavolo, perché impraticabile il blocco in tempi rapidi almeno per alcuni paesi tra cui l’Italia, le sanzioni alla Russia sembra che non contribuiranno a far deviare Mosca dai suoi obiettivi, mentre si cerca di aggirarle.
Non è facile il dialogo tra “noi” pacifisti italiani arrivati in Ucraina a portare aiuti e “loro”, gli ucraini sotto l’attacco della Russia. Lo potremmo sintetizzare in questo scambio, che insegna molto sull’arte di ascoltare.
Il nuovo ordine post bellico segnerà il declino dell’ordine di Maastricht e l’ascesa di un ordo-occidentalismo sempre più di marca atlantica? Dal nuovo sito fuoricollana.it diretto da Antonio Cantaro e Federico Losurdo ospitiamo uno dei contributi nel numero dedicato a “Russia, ieri oggi e domani”.
In due anni di pandemia ci sono state nel mondo, secondo l’OMS, 15 milioni di morti aggiuntive. L’accesso ai vaccini per il Sud del pianeta resta un nodo irrisolto, un tema affrontato nell’incontro alla Scuola Nomale Superiore “Brevetti e vaccini al tempo della pandemia” con Nicoletta Dentico.
Rheinmetall è una delle maggiori industrie militari tedesche, proprietaria della RWM che produce bombe in Sardegna. Una manifestazione pacifista a Bonn ha denunciato i superprofitti in arrivo con il riarmo del governo tedesco.
L’Italia ora invia anche armi pesanti, ma l’intenzione è cambiata radicalmente: da azione di sostegno alla difesa ucraìna all’offensiva contro Mosca e in terra russa.La politica italiana (quasi tutta) balbetta, prona alle alleanze militari, al complesso militare-industriale e alle dinamiche di guerra.
Lettera e richiesta d’incontro indirizzata al Primo Ministro Mario Draghi, al Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Luigi di Maio e al Ministro della Salute Roberto Speranza da parte di 20 organizzazioni della società civile italiana.
Chi in occidente esulta per l’efficacia dei nuovi sistemi d’arma, dimentica una lezione fondamentale dell’èra contemporanea. Le guerre evolvono, i quadri politici mutano, e le armi – soprattutto quelle più versatili – seguono una propria dinamica di diffusione, di passaggio di gruppo in gruppo. Da Scenari di Domani.