Workers act/Il governo Renzi non esce fuori dal dogma del mercato capace di autoregolarsi. Senza politiche pubbliche la crisi non finisce
Archivio | Marzo, 2015
La Prima internazionale e i sindacati
“Il contratto tra capitale e lavoro non può mai venir stabilito su il solo potere sociale che possiedono gli operai è il loro numero”. Una rilettura dalla Terza Internazionale
Un Workers Act per uscire dalla crisi
Workers act/Un progetto di politica per il lavoro, che si articoli lungo tre assi: attivazione di lavori concreti, riduzione dell’orario di lavoro e un welfare universalistico. Perchè quello di cui c’è bisogno è l’esigenza che di garantire a tutti un’attività che assicuri una prospettiva di lavoro e di vita dignitosa
La politica e le tre facce del potere
Istituita con gran squilli di tromba dal governo Monti la Commissione per il controllo dei rendiconti dei partiti e dei movimenti politici non è mai stata dotata delle risorse necessarie ad operare
La Cina e il vecchio impero mongolo
I rapporti tra Cina, Russia e Asia centrale riproducono un conglomerato di interessi che sembra ricalcare grosso modo il vecchio impero mongolo nei periodi del suo massimo splendore
Colombia, il difficile accordo verso la pace
Dall’inizio di marzo le Forze militari colombiane hanno iniziato a partecipare a Cuba ai lavori per il cessate il fuoco bilaterale con le Farc. Per la prima volta si sta negoziando la fine di una guerra civile
Riforme strutturali: ecco come si uccide un paese
La cura della troika si basa su due pilastri: riforme strutturali e ampi avanzi primari. Ma i paesi che hanno seguito questa strada sono proprio quelli maggiormente in crisi
La crisi è finita?
Abbiamo bisogno di politiche orientate a facilitare la migrazione dei lavoratori nei nuovi settori dell’istruzione, formazione, e servizi avanzati. E che consentano il superamento dello squilibrio strutturale, senza il quale ogni qualsivoglia aumento frazionale del Pil risulterà effimero
Prima che sia troppo tardi
La lotta al cambiamento climatico sta assumendo le forme del bivio di fronte a cui si trovò Callimaco quando decise di accerchiare ed attaccare l’esercito persiano. La differenza è che qui è il genere umano a trovarsi insieme nella veste di aggressore e difensore della polis. Un convegno a Vienna fa il punto
Cipro contagiata dalla sindrome greca
Dopo la troika/Il Presidente della Repubblica a Mosca per trattare con Putin, l’opposizione di sinistra chiede di sostenere la politica di Syriza