Il 77 percento dei 206 miliardi di aiuti, distribuiti in 23 tranches alla Grecia da Ue e Fondo monetario, è finito nelle tasche della finanza. La denuncia in un rapporto di Attac Austria
Archivio | Luglio, 2013
Sugli F35 decide il Parlamento
Il Consiglio Supremo di Difesa vuole avere l’ultima parola in materia di F35. Ma per legge è il Parlamento che decide investimenti e stanziamenti sui sistemi d’arma
Reddito di base, il ritardo del sindacato
All’introduzione di un reddito di base dovrebbe accompagnarsi quella di un salario minimo. Pubblichiamo un testo estratto dall’ultimo libro di Andrea Fumagalli, “Lavoro male comune”
Rcs – Corriere della sera, la Fiat al volante
Il gruppo torinese controllerà circa il 20% dell’azionariato del gruppo Rizzoli – Corriere della sera. Un modo per fare digerire meglio il futuro disimpegno nel settore dell’automobile?
Non sempre è oro quel che luccica
Tutti i limiti del decreto appena varato sull’occupazione giovanile. Perchè a scoraggiare le assunzioni non sono solo il costo del lavoro o il cuneo fiscale ma soprattutto le prospettive di vendita. E senza domanda aggiuntiva le imprese non creeranno occupazione aggiuntiva
Libero scambio Usa-Ue, un accordo a perdere
L’Europa, che arriva al negoziato con gli Usa divisa, rischia di immolare sull’altare della competitività i propri servizi pubblici. Salute, scuola e acqua rischiano di finire nel tritacarne
La reinvenzione del fascismo
Se la libertà è quella di utilizzare denaro per guadagnare più denaro, la sicurezza è la possibilità di uccidere i nemici, la democrazia è ridotta al rito delle elezioni, qualcosa di grave sta accadendo. È la reinvenzione del fascismo, il potere che passa nelle mani del nuovo “complesso militare-finanziario”
La torre di Babele della sinistra
Il dibattito a sinistra su reddito minimo e di cittadinanza. Una risposta critica alle argomentazioni di Marco Bascetta e Piero Bevilacqua, pubblicate sul manifesto
Decreto lavoro, miopia di governo
In tutti i paesi avanzati le politiche pubbliche sono da tempo rivolte a incentivare gli investimenti delle imprese in ricerca, innovazione, conoscenza e capitale umano. Per il governo delle larghe intese invece le aziende italiane hanno bisogno di altro: lavoratori con basso livello di istruzione e macchine