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Archivio | Gennaio, 2013

Il modello ignorato delle cooperative

2012, anno della cooperazione, ma non se ne è accorto nessuno. Eppure le imprese cooperative hanno tenuto meglio nella crisi e presentano vantaggi nelle forme di proprietà delle imprese e nelle strategie aziendali. Un’agenda su cui lavorare

Con Radiopop #qualcosadisinistra

Radio Popolare, un secolo fa, aveva inventato una trasmissione che rompeva tutti gli schemi della comunicazione. Almeno fino ad allora: il microfono aperto. Il “microfono aperto” prevedeva – e prevede tuttora – che gli ascoltatori possano intervenire senza filtri sugli argomenti di attualità incalzando il conduttore della trasmissione e interrogando gli esperti. Questa tradizione positiva […]

Agenda Monti. Se il lavoro conta meno

La rotta d’Italia. La polemica di Monti si fonda sul presupposto della marginalità dei sindacati nelle scelte generali. Un paradigma sotterraneo, che è venuto in luce con chiarezza e per paradosso proprio negli anni della crisi

L’uomo del Monte e i suoi derivati

Quel che è successo nel caso Mussari ripete un copione noto, da New York a Siena: operazioni finanziarie spericolare per coprire perdite presenti e rimandarle a bilanci futuri. Ci sono in altre realtà finanziarie italiane altre perdite nascoste dentro titoli tossici?

Le ricette europee per i vicini di casa

Mercato Euro-Mediterraneo, la Commissione Ue spinge l’acceleratore. La voce delle Ong: il sostegno alla crescita economica va fondato sul sostegno alla scelta dei popoli, e avere come priorità la capacità produttiva, l’occupazione e i salari

La politica per cambiare. A partire dai contenuti

La rotta d’Italia. Le prossime elezioni possono essere un’occasione di cambiamento. I margini sono stretti, le difficoltà molte e, per chi è legato alla “politica dal basso”, sarebbe sbagliato affrontare questa sfida appiattiti sulla realpolitik da un lato, o chiusi in una logica di autoreferenzialità dall’altro

Cosa manca all’Europa per essere europea

La rotta dell’Italia, ma in una Europa da cambiare. Una Europa troppo economica e poco politica che ammazza la crescita e l’occupazione con il rigore di bilancio. Ma un’altra rotta è possibile, mantenendo la moneta unica ma cambiando regole e politica economica. Ed introducendo più democrazia, anche nell’economia