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Lo Stato innovatore. Dove va la Cina

“Se si verificasse una nuova crisi andremmo avanti con le politiche di apertura. Il 13° Piano quinquennale garantirà l’avanzamento tecnologico e la riduzione delle ineguaglianze”. Intervista a Cai Fang, vice presidente dell’Accademia di Scienze Sociali cinaforum.net

La Cina è alle prese con un rallentamento della produzione (+6,9% nel 2015, il tasso di crescita più basso degli ultimi 25 anni) che, secondo Pechino, fa parte di una strategia di riconfigurazione del modello economico nazionale, da uno incentrato sugli iper-investimenti e la dipendenza dalle esportazioni, a uno che dovrà fare sempre maggiore affidamento sulla domanda interna (i consumi) e sul terziario.

Questo cambiamento di paradigma avviene però nel contesto di una difficile “ripresa” internazionale. Secondo i pianificatori di Pechino, il 13° Piano quinquennale (2016-2020), che dovrà essere formalmente approvato nel marzo prossimo dall’Assemblea nazionale del popolo, è lo strumento in grado di traghettare il Paese tra i marosi di questa transizione.

Delle scelte presenti e del futuro della seconda economia del Pianeta, cinaforum.net ha parlato con il professor Cai Fang, economista e vice presidente dell’Accademia di Scienze Sociali, in questi giorni in Italia nell’ambito di un tour europeo per presentare la politica economica del 13° Piano quinquennale.

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