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Lavorare invecchia in Italia

Al contrario di altri paesi europei, in Italia le fasce d’età più avanzate sono le sole nelle quali l’occupazione cresce. Dal 2008 al 2015 l’occupazione di quella fascia d’età è cresciuta di 14 punti percentuali

“Siamo in otto, ai forni. Io, che faccio 60 anni quest’anno. Un collega più grande, ne ha 61 e deve stare altri due anni qui. Poi uno di 58 e un altro di 55”. La squadra dei forni alle fonderie Zen, in Sant’Agostino di Albignasego (provincia di Padova) è fatta per metà da operai sopra i 55 anni. Ce la presenta Diego Panizzolo, che è il secondo per età e precisa: ci sono anche “due ragazzi di 50-51 anni”, e infine due giovani veri, uno di 38 e l’altro di 35.

In letteratura, e nelle direttive sui buoni propositi europei, lo chiamano “age management”, quel fenomeno che richiederebbe di adeguare tutto il nostro universo del lavoro all’invecchiamento dei suoi protagonisti, i lavoratori. In pratica, spesso funziona come nella fonderia di Panizzolo, alle prese da quasi dieci anni con un abbattimento dell’ordine dei due terzi della materia fusa e colata che esce dalla fabbrica e dunque con una crisi che ha quasi chiuso le entrate: i più anziani restano sulle mansioni più dure. “Bisogna caricare i forni, metterci dentro il materiale ferroso, pulirli dalle scorie tutti i giorni: è un lavoro pesante, in tanti lo rifiutano”.

Diego e la sua squadra di tute blu-grigio sono un piccolo avamposto, nella terra di lavoro del nordest, dell’avanzata più grande e crescente che sta cambiando la faccia del mercato dell’impiego. L’allungamento della vita, e della vita lavorativa, non è un fatto solo italiano. Anzi, a guardare i numeri sembra che siamo sotto la media: 48,2 per cento il tasso di occupazione della fascia d’età tra i 55 e i 64 anni in Italia, 53,3 per cento quello della media Ue.

Ma il ritmo di incremento è stato impressionante negli anni della crisi che ha rarefatto gli ingressi e delle riforme pensionistiche che hanno chiuso le uscite: dal 2008 al 2015 l’occupazione di quella fascia d’età è cresciuta in Italia di quasi quattordici punti percentuali, contro gli 11 della media nell’Unione europea. Sale anche l’occupazione della fascia immediatamente successiva, quella tra i 65 e i 69 anni: adesso è all’8,6 per cento in Italia, contro il 6,9 per cento di dieci anni prima.

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