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Un’alleanza contro i killer della transizione

Con il convegno del 13-14 marzo a Torino, in un momento critico per le sorti della transizione ecologica, l’Alleanza Clima Lavoro lancia il messaggio dell’urgenza di un’alleanza sociale ancora più forte per la mobilità sostenibile ed elettrica e un’economia diversa, con al centro l’ambiente e il lavoro.

Il quarto convegno nazionale dell’Alleanza Clima Lavoro che si terrà a Torino il prossimo 13 e 14 marzo è un appuntamento importante che arriva in un momento assai delicato. La crisi del settore dell’automotive sta raggiungendo livelli molto critici e le pressioni per rallentare in Europa la transizione ecologica si fanno sempre più forti.

C’è un pericoloso sbandamento tra i policy makers, a Bruxelles come nei singoli Paesi dell’Unione, di fronte alle scelte da fare. Ai rigurgiti dei supporter – che si annidano tra nazionalisti e destre – delle fonti fossili (e del nucleare) e delle auto a motore endotermico, si contrappongono i balbettii dell’establishment sul Green Deal e la spinta – questa sì – positiva e propulsiva dei movimenti e della politica dalla parte dell’ambiente.

Come abbiamo detto più volte, c’è solo una strada da percorrere: quella dell’accelerazione verso la mobilità sostenibile e l’elettrificazione del sistema dei trasporti, nella consapevolezza che la transizione deve essere giusta e non deve lasciare nessuno indietro. Il ritardo delle politiche industriali – soprattutto in Italia – è sotto gli occhi di tutti, e la pubblicazione da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy del “Libro Verde” sulla strategia industriale italiana non va affatto nella direzione auspicabile.

Per l’automotive, siamo indietro sulle infrastrutture, sul piano industriale, sui modelli da immettere sul mercato (in particolare le auto “mass market”) e sulle batterie; per il trasporto pubblico, mancano gli investimenti (poche risorse e in ritardo, si pensi al sottofinanziamento del Fondo Nazionale del Tpl) e lo sviluppo di un’industria nazionale è stato di fatto archiviato con la scelta miope e incomprensibile di privatizzare Industria Italiana Autobus.

In questo quadro, l’appuntamento di Torino dell’Alleanza Clima Lavoro sarà un’occasione preziosa per far incontrare e discutere i delegati sindacali delle fabbriche e i rappresentanti delle maggiori organizzazioni ambientaliste italiane. Uniti nella lotta per un cambiamento necessario – quello nel settore della mobilità – e sostenibile, sia ambientalmente sia socialmente. Nessuno deve perdere il posto di lavoro: servono interventi di formazione continua e reskilling per i lavoratori, un piano di ammortizzatori sociali adeguato, la riduzione dell’orario di lavoro, la possibilità del passaggio a nuove professionalità e nuove competenze.

La transizione è un’opportunità per migliorare il sistema delle imprese, il mercato del lavoro e la qualità di vita di tutte e di tutti. I killer della transizione vorrebbero essere anche i killer della speranza di un modello di sviluppo nuovo e di un’Europa (e di un’Italia) capace di futuro. Ma non ce la faranno. Da Torino lanciamo il messaggio dell’urgenza di un’alleanza ancora più larga e incisiva tra movimenti e sindacato per costruire un’economia diversa: con al centro il lavoro e l’ambiente.