La convocazione degli Stati generali della Difesa civile non armata e nonviolenta è un primo passo per coordinare e creare un confronto tra i diversi soggetti che già ora agiscono nel settore della difesa civile: le Istituzioni preposte alla Difesa, alla Protezione civile, al Servizio Civile Nazionale, la ricerca sulla risoluzione nonviolenta dei conflitti, il […]
Promossi dalla Campagna “Un’altra Difesa è possibile” in collaborazione con il Forum Trentino per la Pace e i diritti umani e dal Comitato delle associazioni per la Pace e i diritti umani di Rovereto
La “difesa della Patria” è un dovere costituzionale. Ma è anche un diritto, da quando la legislazione e la giurisprudenza hanno riconosciuto l’esistenza e l’efficacia di forme di difesa attuate con i metodi della nonviolenza, alternative o contestuali a quelle militari. Dunque la difesa istituzionale oggi è costituita sia dalla componente militare che da quella civile. Tuttavia, mentre la prima è ampiamente finanziata, dotata di strumenti, di politiche, di progetti di sviluppo, la seconda finora è stata relegata ad un ruolo da Cenerentola, affidata esclusivamente alla buona volontà e ai pochi mezzi del volontariato.
La Legge “Istituzione e modalità di finanziamento del Dipartimento della Difesa civile, non armata e nonviolenta”, ora all’attenzione delle Commissioni I e IV della Camera dei Deputati, vuole offrire un quadro normativo e finanziario per implementare e coordinare una politica organica della Difesa nonviolenta anche nel nostro paese.
Gli interventi civili di pace, sia all’estero che all’interno, dovranno avere una regia unica che vedrà agire insieme, pur nella diversità di ruoli e specializzazioni, i corpi civili di pace, gli operatori della protezione civile e gli operatori e i volontari del servizio civile nazionale.
La convocazione degli Stati generali della Difesa civile non armata e nonviolenta è un primo passo per coordinare e creare un confronto tra i diversi soggetti che già ora agiscono nel settore della difesa civile: le Istituzioni preposte alla Difesa, alla Protezione civile, al Servizio Civile Nazionale, la ricerca sulla risoluzione nonviolenta dei conflitti, il Terzo Settore e le organizzazioni non governative che lavorano per la pace e il disarmo.
Desideriamo in qualche modo prefigurare quello che la proposta di Legge prevede: il “Consiglio Nazionale della difesa civile, non armata e nonviolenta” che sarà l’organismo di sintesi tra i Dipartimenti della difesa civile, della protezione civile e del servizio civile nazionale, con compiti paritetici di indirizzo e di confronto da normare con successivo Regolamento emesso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri di concerto con il Ministero degli Interni.