Stampa e Tv disegnano il quadro di un’Ucraina povera ma democratica che si dibatterebbe nelle grinfie dell’orso russo che, dopo avere strappato la penisola di Crimea, se la vorrebbe mangiare tutta. Ma la storia dei rapporti tra Russia e Ucraina è tutt’altro che lineare. E l’Europa sembra avere dimenticato storia, geografia e politica
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Gioco delle parti sull’immigrazione
Il mesto semestre/La bozza di documento elude i nodi irrisolti alla base del conflitto tra i paesi del Nord e del Sud dell’Europa
Perché serve un registro pubblico delle imprese
Il mesto semestre/L’11 marzo il Parlamento Ue ha votato l’introduzione di un registro pubblico delle imprese. Perchè l’Italia può e deve avere un ruolo centrale
Stop Ttip, mobilitazione a Bruxelles
Il mesto semestre/Il 14 luglio i negoziatori Usa e Ue si incontreranno e l’Europa propone «un affondo senza precedenti al mercato americano e alle regole di settore»
Europa, il braccio di ferro sull’energia
Il mesto semestre/L’Italia è in prima linea per la «riduzione dei rischi di rottura di approvvigionamento di gas». Ma la Russia potrebbe mettersi di traverso
Un New Deal per l’Europa
Il mesto semestre/Se avesse un po’ di coraggio, il governo italiano dovrebbe rilanciare un’idea che circola da tempo: un grande piano per investimenti infrastrutturali
Parlamento europeo, quel piacevole pozzo
Il mesto semestre/ Il Parlamento europeo somiglia ad un pozzo, e si rischia di caderci dentro. Un decalogo e un’avvertenza ai tre nuovi deputati “Tsipras”
No all’austerity, l’inganno di Renzi
Il mesto semestre/Il premier si è profuso in dichiarazioni anti-austerity. Senza mai spiegare però come l’Italia potrebbe sciogliersi dalla morsa asfissiante dei vincoli europei
“Non è sufficiente chiedere più flessibilità”
Il mesto semestre/“La disoccupazione era un problema già prima della crisi, e oggi la situazione è peggiorata”. Intervista al commissario Ue László Andor
Cambiare le regole, non solo le priorità
Il mesto semestre/L’Italia «non chiederà un cambio delle regole ma un cambio di priorità». Nel quadro però della stessa architettura monetaria e fiscale restrittiva