La crisi greca non è un caso particolare ma il paradigma di una più generale crisi dell’assetto politico ed economico neoliberista. In un estratto da “Crucible of resistance. Greece, the Eurozone and the World Economic Crisis” di Euclid Tsakalotos e Christos Laskos (PlutoPress, 2013), le analisi del neoministro delle finanze di Atene
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“Il No di Atene ha sconfitto l’arroganza dell’austerità”
«Il referendum greco sancisce il fallimento totale dell’Europa degli arroganti e dei mediocri. Questo coraggio dà umanamente i brividi. In Europa non ci sarà mai una crescita senza un piano massiccio di investimenti pubblici che aumentino la produttività e creino lavoro». Intervista a Mariana Mazzucato

Il ministro che non c’è più
Le dimissioni di Yanis Varoufakis, ministro delle finanze greco, l’immagine da tragedia greca di un condottiero vittorioso che viene sacrificato per poter vincere la guerra
I sindacati europei solidarizzano con la Grecia
“Le ricette della Troika sono state un disastroso fallimento, e stanno mettendo in pericolo non solo la Grecia ma potenzialmente anche altri paesi dell’eurozona”

Grecia/Europa. Parla Thomas Piketty
La prima lezione che si può trarre dalla storia dei debiti pubblici è che non siamo di fronte a nuovi problemi. Ci sono sempre state molte occasioni per condonare i debiti. E mai solo una, come Berlino e Parigi vogliono far credere ai greci. Un’intervista a Piketty pubblicata dal settimanale Die Zeit
Grecia, perché non si è arrivati a un accordo
Il documento che illustra i negoziati finali e la rottura avvenuta tra Grecia e Europa preparato da Euclid Tsakalotos, coordinatore della delegazione del governo greco
L’austerità in Grecia. Cronistoria di un’agonia
Il debito pubblico, la cui riduzione era l’obiettivo principe dell’austerità, è passato dal 129 al 177% del Pil. E dal 2009 ad oggi la disoccupazione è aumenta di oltre 8 punti percentuali
La guerra mediatica a Syriza
Il gioco è particolarmente delicato perchè sfrutta senza scrupoli una frattura effettiva nella società greca che il referendum rischia di approfondire
Se sono i “malefici 5” a dettare gli scenari
Nel progetto di riforma dell’Ue a cura di Juncker, Tusk, Dijsselbloem, Draghi e Schulz, la futura politica economica dell’Unione rischia di essere peggiore di quella odierna
Paralisi Ue. La Bce al comando
L’unione monetaria fa le veci di un’unione politica che è ancora da costruire. Come riassume la cancelliera Angela Merkel: “Se l’euro fallisce, fallisce l’Europa”