Lobbisti forti e governi deboli: nulla di fatto alla Conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico. Ci si affida al mercato dei crediti di carbonio
Archivio | Mondo
Il bluff italiano e il voto europeo sul clima
La battaglia di retroguardia Berlusconi-Marcegaglia ottiene solo modifiche di facciata al pacchetto clima-energia. L’Europa lontana da Obama
I diritti umani sessanta anni dopo
Come salvare la Dichiarazione universale dal prepensionamento: stop alla logica intergovernativa, controlli globali. E partecipazione dei cittadini del mondo
Il vescovo, l’acqua e le miniere
Un vescovo che difende il diritto del suo popolo a vivere in un ambiente sano. L’acqua preziosa dell’Honduras. E le miniere che la avvelenano. Réportage dalla Carovana dell’acqua in Centro America
Il nucleo duro della crisi finanziaria
“…Si può uscire da una crisi da indebitamento facendo dei nuovi debiti?…” (J. G. Fredet, 2008). Le cause strutturali del crack rendono difficile una via d’uscita
La paura dei beni, una storia per l’oggi
I diversi modelli dello sviluppo economico, i diversi momenti della storia dei consumi delle merci. Una ricerca e un libro sul “consumo come investimento”
“Finanza per lo sviluppo”. Di chi?
La Conferenza di Doha sulla Finanza per lo sviluppo è stata un’occasione mancata. Nessuna svolta sui temi cruciali della crisi attuale: dalla cooperazione internazionale al debito estero, dai rapporti commerciali Nord-Sud ai flussi finanziari. Ma il testo finale lascia aperta la porta all’Onu nella “nuova Bretton Woods”
La bolla che rotola giù per la piramide
Una storia di scommesse azzardate. Ma anche di allarmi ignorati, di monopoli finanziari, di vincite private e perdite collettive. Si può uscire dalla sala corse?
L’economia mondiale torna a terra
Distruzione di ricchezza, indebitamento, effetto reddito: i tre canali di trasmissione della crisi dalla finanza alla realtà
La crisi e il Fondo monetario internazionale
Finanza globale, interessi nazionali: nel mezzo, un’istituzione sbiadita e ancora legata al “Washington Consensus”. Riuscirà il Fondo a ritrovare credibilità?