In un’intervista concessa a Repubblica, il governatore della Bundesbank Jens Weidmann ha spiegato perché l’Italia deve accelerare sulla strada dell’austerità e delle riforme strutturali, perché la deflazione non è un problema e perché il nostro paese non si merita il quantitative easing. Incassando l’approvazione di Scalfari.
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Per una nuova politica industriale e regionale
La politica industriale e regionale è indispensabile non solo in una prospettiva di lungo termine, ma anche al fine di promuovere una ripresa della crescita nel breve e medio periodo
Riconversione ecologica, il Lazio ci prova
Dall’inserimento di criteri ecologici e sociali negli appalti pubblici alla creazione di aree ecologicamente attrezzate e all’accesso al micro-credito. Una proposta di legge per la Regione Lazio
Un manifesto per l’autogestione
In Italia i cosiddetti worker buyout si stanno diffondendo utilizzando i fondi di mobilità e il Tfr. Ecco perchè le istituzioni pubbliche dovrebbero favorirli
Sì al Workers Act, no al Jobs Act
Sciopero/È possibile sul lavoro un piano alternativo a quello del governo che vede nell’impresa il soggetto progressivo della «crescita»
Un business ignobile
L’intreccio perverso tra politica, criminalità e affari che la procura di Roma ha messo in luce con l’inchiesta “Mondo di mezzo” supera di gran lunga quanto in molti e da tempo hanno cercato di denunciare restando del tutto inascoltati
La borsa e la vita. Come redistribuire il lavoro
Redistribuire l’orario di lavoro è oggi una questione sostanziale di giustizia e benessere. Una recensione al libro di Marco Craviolatti, Ediesse edizioni
Sanità, i tagli “distratti” della legge di stabilità
La spesa sanitaria pubblica in Italia è più bassa di quella degli altri grandi paesi europei. Eppure negli ultimi anni l’austerità nel settore sanitario ha imposto una correzione su base annua di circa 10 miliardi. Interventi ampi e frettolosi che inevitabilmente incidono anche sulla fornitura dei servizi
Tfr in busta paga, un grande equivoco
Il governo specula sulle necessità poste dalla crisi, privando ciascun lavoratore di un ammortizzatore contro la disoccupazione proprio mentre essa aumenta strutturalmente
L’inesorabile declino dei conti del Cavaliere
Ancien régime/La parabola discendente di Silvio Berlusconi. Patrimonio diminuito del 42% dal 2007, dividendi azzerati, spese personali lievitate. E anche il suo impero è in rosso: per la prima volta nella sua storia, il bilancio 2012 di Mediaset, per molti anni la gallina d’oro del gruppo, si è chiuso con una perdita di 287 milioni
