Workers act/Ad oggi tutte le promesse delle riforme del lavoro non sono state mantenute,e la riforma del Jobs Act non sembra far altro che precarizzare tutti
Archivio | Italie
Nuove regole, così si trasforma il precariato
Workers act/Dai voucher agli stage pagati con ticket restaurant, ecco le nuove forme di lavoro temporaneo. E a volte totalmente gratuito
Tutele crescenti, ma solo per i padroni
Workers act/Reintegrazione solo in casi residuali, indennità legate all’anzianità, assunzioni a lungo termine scoraggiate. Cosa cambia con il Jobs act
Sulla produttività l’Italia è ferma agli anni Novanta
Workers act/Dagli anni novanta tutte le “riforme” del mercato del lavoro sono state legate a una visione neoliberista per cui il lavoro è una merce da scambiare sul mercato
Salari e innovazione per tornare a crescere
Workers act/È importante il ruolo di contrattazione nazionale, mentre l’Europa dovrebbe stimolare la domanda interna invece delle esportazioni
La politica e le tre facce del potere
Istituita con gran squilli di tromba dal governo Monti la Commissione per il controllo dei rendiconti dei partiti e dei movimenti politici non è mai stata dotata delle risorse necessarie ad operare
Perché ci servono politiche per l’industria
La produzione industriale cade di nuovo a gennaio, la ripresa si allontana e l’industria italiana continua a perdere pezzi. È il momento di ritornare a politiche che guidino il cambiamento dell’industria e delle tecnologie
La bellezza che perdiamo. Lettera da Urbino
Bellezza, affari, arte, corruzione. Splendori e miserie dell’Italia minore, spiegata ai tedeschi. Un articolo scritto per l’edizione tedesca di Le Monde Diplomatique
L’euro e l’Italia che non c’è più
Senza un cambiamento profondo, l’Europa non si riprenderà. È interessante analizzare i costi di un’uscita dall’euro, ma una moneta nazionale opererebbe in un contesto ben diverso dai tempi della lira. E senza Europa perderemo tutti.
Le turbolenze continuano alla Telecom
Il gruppo italiano appare come sostanzialmente marginale nel suo settore di riferimento, senza un azionariato stabile, con un forte livello di indebitamento che frena le sue possibilità di investimenti, mentre esso appare sempre alla ricerca di un approdo strategico ed organizzativo che ne possa assicurare un dignitoso sviluppo.