La flessibilità del lavoro si può tradurre in salari più bassi e maggiori profitti. Ma senza un intervento pubblico che “guidi” il mercato, nulla garantisce che i profitti generati dal JA si traducano in maggiori investimenti. Una discussione aperta sui contenuti del Jobs Act e sulla proposta di Workers Act lanciata da Sbilanciamoci!
Archivio | Italie
Italia, vecchi e nuovi equilibri di potere
Le grandi trasformazioni della finanza internazionale hanno modificato i vecchi equilibri di potere su cui si reggevano gli assetti del grande capitale nazionale. Il caso di Generali e Mediobanca
Jobs Act: l’Italia non è un paese per giovani
Malpaese/I decreti attuativi del Jobs Actc onfermano la giungla contrattuale: tra stage e voucher il lavoro rimane una giungla. A uso dei padroni
Quel che resta delle imprese Iri e cosa farne
Malpaese/Telecom, Ilva e Finmeccanica. Il sistema Italia non appare in grado oggi di mantenere adeguatamente in vita le 3 imprese, che rischiano una deriva progressiva
Il pollo di Trilussa, tra Jobs Act e Ttip
Malpaese/L’economia torna a crescere ma gli italiani non se ne accorgono. E il trattato transatlantico incorona il primato delle imprese sui diritti delle persone
Il reddito minimo si può fare. Lo dice l’Istat
Il reddito minimo potrebbe costare quanto la somma data dagli incentivi per le assunzioni e il bonus Irpef – 14,5 miliardi di euro – o quanto una somma pari alla spesa militare italiana nel 2015 – 23,5 miliardi. Lo dice l’Istituto nazionale di statistica: il reddito è sì una misura costosa ma non impossibile
Bioeconomia per uscire dalla crisi
Il grande freddo/Il 22 a Roma, gli Stati generali sui combiamenti climatici convocati dal governo. Il percorso che dovrebbe portare ad una forte iniziativa italiana in sede europea
Capitale naturale all’italiana
Il grande freddo/Il “collegato ambiente” in discussione alla Camera istituisce il “Comitato per il capitale naturale”. Quali sono i rischi di un comitato controllato dal governo
Disuguaglianze, il contributo del Jobs Act
Il Jobs Act servirà a ridurre le disuguaglianze? Come sottolinea l’Ocse in un recente rapporto, la maggiore occupazione può non avere effetti benefici sulla diseguaglianza quando si accompagna a livelli salariali modesti per i neo-entrati in attività e per chi lavora con contratti atipici
A cosa serve l’istruzione?
Il nostro paese e il suo sistema produttivo non sembrano fatti per persone istruite. Il governo ha messo in campo la sua riforma. Il rapporto sullo stato sociale 2015 prova a fare il punto