Maltrattati, poco amati, oggetto di campagne stampa e ministeriali. Ma com’è, visto da dentro, il mestiere di chi serve lo Stato? Due libri sul pianeta Pubblico impiego
Archivio | Italie
Le donne non hanno sempre Regione
Lo stato del benessere femminile nelle regioni italiane. A pochi giorni dal voto per il rinnovo dei consigli regionali, una lettura degli indicatori del Quars permette di stilare una classifica basata su alcune variabili-chiave: partecipazione alla vita politica, lavoro, servizi
Quanto ci costa (davvero) il nucleare
Il nucleare arriva alla Corte Costituzionale, con lo scontro tra Stato e Regioni: chi decide sul territorio? Ma al dibattito manca un pezzo decisivo: i costi nascosti del nucleare, messi a carico delle future generazioni senza che nessuno lo sappia. Vi spieghiamo come, in cinque domande e risposte
Eco-incentivi, la pagella delle regioni italiane
L’innovazione tecnologica al servizio dell’ambiente: una sfida-chiave per la politica economica. Ma in Italia l’interesse pubblico a raccoglierla è ancora scarso
Alitalia e la perdita della memoria
Trucchi e bugie sulla privatizzazione di Alitalia, che ha inaugurato l’oligo-liberismo: una politica industriale gestita in totale opacità. La ricostruzione in un libro
Gli ammortizzatori sociali non bastano
Gli strumenti di sostegno al reddito – quando ci sono – sembrano diventati l’unica ricetta contro la crisi. Ma non servono affatto a far ripartire l’economia
Tre episodi di ordinaria protezione civile
Le emergenze vere dimenticate, quelle che non finiscono, i tesoretti nascosti. Storie quotidiane dall’interno del sistema che adesso è sotto accusa
Paradisi e inferni, le tasse in libreria
L’extra-risparmio degli italiani è esattamente uguale al di più di evasione fiscale: coincidenza? Suggestioni e proposte in due libri: Convenevole e Lupi
Da Gentile a Gelmini, e ritorno
Scuole superiori: non è una riforma, è un aggiustamento dell’esistente. Resta il buco nero delle medie, resta la gerarchia tra licei, tecnici e professionali, si archivia la società della conoscenza, si accentua il rischio che a 14 anni già tutti i giochi si chiudano. Mentre dovrebbero aprirsi, per il futuro del paese
Italia, zero in cooperazione allo sviluppo
Pochissimi soldi, mal gestiti, non controllati. L’Ocse/Dac boccia la cooperazione allo sviluppo italiana. Gli impegni internazionali continuano ad essere disattesi