A Firenze è nato un nuovo progetto per dire no al nucleare: l’Atlante nucleare, realizzato dal grafico fiorentino Gianni Sinnie il giornalista Cristiano Lucchi
Archivio | Italie
Beni pubblici nel voto di Milano
Una lettera scritta da un genitore ad altri genitori, alla vigilia delle elezioni amministrative a Milano
Crisi di sovrapproduzione e come uscirne
Per l’economia mondo l’Italia ha un eccesso di prodotti e processi maturi. La deindustrializzazione si può evitare con una politica pubblica a sostegno di merci e servizi carichi d’innovazione
Il 12 e 13 giugno, per cambiare!
Dopo il voto per i Comuni, quello per i beni comuni. Entra nel vivo la campagna “per cambiare”, lanciata da sbilinfo insieme ad altri siti e reti. Obiettivo: raggiungere il quorum ai referendum del 12 giugno. All’interno, il testo dell’appello e le iniziative. E tutto il materiale scaricabile: per il web, per la carta, per […]
Il documento delle vacche magre
La manovra economica correttiva 2013-14 dovrebbe essere pari a poco più di 30 mld di euro, ma tra misure pregresse e misure ancora da delineare si arriva a oltre 60 mld
Per cambiare. Appello per i referendum
Per fermare le manovre del governo che vuole cancellare i referendum. Per cancellare, sul serio, il nucleare, la privatizzazione dell’acqua e il “legittimo impedimento”. Per mettere l’Italia sulla via di uno sviluppo più sostenibile e di una democrazia più partecipata.
Padova risplende alla luce del sole
Produttori di fotovoltaico e banche locali, appoggiati dall’assessorato all’ambiente del comune, hanno aperto una campagna per installare 500 impianti negli spazi privati e pubblici
La marcia dell’acqua
Acqua privata, gestione pubblica, mercato inesistente. Una storia vera: l’Acqua Pia Antica Marcia che aveva dai tempi del papa la concessione delle risorse idriche a Roma si scontrò con il comune che le gestiva tramite la sua Acea. Scesero in campo economisti e luminari del foro. Ecco come andò
Governo del fare in fuga dal nucleare
Temendo il referendum, il nucleare, primo programma del governo Berlusconi, è stato accantonato. S’illudono di riprendere più tardi il progetto, ma è un’idea senza senso.
La riforma degli affitti che ignora gli inquilini
Si chiama “cedolare secca”, porterà rendite più grasse per i proprietari più ricchi. Non aiuta in nessun modo il rilancio degli affitti, e mette a rischio i bilanci dei comuni