Negare lo “ius soli” è una follia. Non si tratta solo di democrazia e universalismo, ma del senso della nostra repubblica. Eppure continuiamo a comportarci follemente
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Del sole, dell’acqua e dei Monti
L’ambiente del nuovo governo e quello che c’è fuori. Riflessioni di programma, a partire dalla cronaca di due eventi paralleli: il debutto di Monti al senato, una discussione tra ambientalisti sul solare
Quello che Monti non dice
L’equità è possibile, basta fare delle scelte: sia nelle spese da tagliare – quelle militari e per le grandi opere innanzitutto – che nella politica fiscale, con patrimoniale e fisco progressivo. Di tutto ciò non c’è traccia per ora nel programma Monti
Governo, un lavoro da specialisti?
Fitta la lista degli economisti al governo. Hanno ricevuto molti complimenti, qui poniamo una domanda: usciranno dai limiti della loro specializzazione per vedere la società?
Monti, un programma che non può funzionare
L’obiettivo era ottenere la fiducia del Senato e quella virtuale dei mercati. Sulla prima non c’è dubbio, sulla seconda si vedrà. Ma sulla capacità concreta di affrontare i nodi della crisi, c’è molto da preoccuparsi
Le nozze della crescita coi fichi secchi della manovra
Si prepara una manovra restrittiva per 25 miliardi, e insieme un intervento “per la crescita”: le due cose non stanno insieme. La ripresa non potrà esserci, in assenza di domanda sia interna che estera
Ma l’Italia può permettersi di lavorare fino a 70 anni?
L’età della pensione, nei fatti, è già aumentata. E la logica del contributivo depotenzia l’importanza dell’età in cui ci si ritira. Perché allora tanta enfasi sull’argomento? Motivi di cassa
La strada stretta del nuovo governo
Pochi interventi equi e ragionevoli, per aumentare le entrate e ridurre la spesa, da fare subito. E subito gli operatori del mercato finanziario si passerebbero la voce che si fa sul serio
Continua, inesorabile, il ridimensionamento della grande impresa italiana
In un paio d’anni, la crisi sembra divenuta inesorabile, il capitale straniero più aggressivo, il governo irresoluto di fronte alle sue responsabilità
Una risposta realistica ai nodi della crisi e alla lettera della Bce
Nella crisi italiana i nodi restano quelli definiti dalla lettera della Bce che pone dure condizioni di politica economica al governo italiano. È necessaria una risposta “di sinistra”, realistica nel fare i conti con l’emergenza e credibile nel delineare un programma alternativo