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Le alternative per un’altra Europa

Dalla politica fiscale e monetaria alla governance delle istituzioni europee, passando per l’accordo di libero scambio che Ue e Stati Uniti si preparano a firmare. La sintesi del Rapporto 2014 di Euromemorandum, presentato in anteprima sabato 14 nel corso del convegno “L’Europa Giusta”

Il controvertice della periferia

Più spesa sociale, un bilancio europeo al 5 percento del Pil per sostenere produzione e occupazione, e un cambio radicale della governance europea. Un’anticipazione dell’ultimo rapporto di Euromemorandum, che verrà presentato in anteprima sabato a Roma al convegno “L’Europa giusta” con esperti provenienti dai paesi della periferia europea

L’Europa che serve

La realizzazione delle sue potenzialità richiede che la costruzione europea sia attuata con una lungimiranza politica, economica, istituzionale e democratica che finora è mancata. Ma il progetto comunitario era ed è ancora un’occasione specifica per riequilibrare i rapporti tra mercati e istituzioni

L’Europa giusta. Iniziamo a costruirla

Un “vertice della periferia” per dare visibilità e voce all’altra Europa che vogliamo, quella che può fermare l’Unione della finanza e dell’austerità, ma anche le pulsioni verso un ritorno di nazionalismi. Un forum a Roma, sabato 14 dicembre, organizzato dalla Scuola del Sociale in collaborazione con Sbilanciamoci! ed Euro-pen

I diritti non sono un costo

L’immigrazione costituisce davvero un rischio per la sostenibilità del nostro sistema economico? Dati alla mano, l’allarme che tanto appassiona i movimenti xenofobi e nazionalisti pesa per il 2,07 percento sulla spesa pubblica. Un’anticipazione del rapporto “I diritti non sono un costo”, che verrà presentato a Roma il 29 novembre

Controfinanziaria, cambiare si può

In un paese dove il disagio sociale aumenta esponenzialmente i fondi destinati a finanziare i servizi e gli interventi di assistenza alle persone e alle famiglie hanno subito tagli consistenti

Controfinanziaria, un fisco diseguale

L’altissima progressività fiscale per i redditi medio bassi agisce come una trappola della povertà, in cui ogni piccolo incremento di reddito viene subito colpito con tassazioni progressive. Il nostro sistema fiscale andrebbe riformato, con aliquote elevate per i redditi alti, sul modello francese e un incremento della tassazione sulle rendite fondiarie e finanziarie