Il successo della lettera sulla Fiat, le iniziative editoriali e politiche, la discussione in rete. Sbilanciamoci fa un bilancio, e rilancia
È successo qualcosa, attorno a Mirafiori. Il conflitto materiale sul lavoro ha riaperto una discussione, e fatto circolare un po’ d’aria fresca, controcorrente rispetto a quella stagnante delle stanze pubbliche e private del potere. Ne sono esempi il referendum a Mirafiori, le proteste di studenti e ricercatori, lo sciopero del 28 gennaio. Ma possiamo testimoniarlo, dalla vedetta di sbilanciamoci.info, anche raccontando quel che è successo attorno alle nostre iniziative. La lettera degli economisti sulla Fiat, “Produrre e lavorare meglio, con democrazia”, lanciata da questo sito, ha raccolto oltre 150 adesioni di economisti e docenti universitari e altrettante da cittadini (le mail continuano ad arrivare). Un sano antidoto al conformismo di giornali e tv, una voglia di discutere nel merito sulle prospettive dell’industria, un dovere professionale di guardare nelle cifre e nei conti veri dell’Uomo dell’anno (Marchionne, secondo il Sole 24 Ore). La lettera è ora la pagina più cliccata del nostro sito, è stata scaricata 5.000 volte, è stata ripresa da decine di altri siti, webmagazine, blog, andandosi ad aggiungere ad altre iniziative, appelli, discussioni. Abbiamo raccolto i materiali di analisi sul conflitto Fiat-Fiom in un supplemento – “Grosso guaio a Mirafiori” – realizzato insieme al quotidiano il manifesto, pubblicato il giorno dello sciopero indetto dalla Fiom, curato da Guglielmo Ragozzino, con scritti di Giorgio Airaudo, Piergiovanni Alleva, Loris Campetti, Vincenzo Comito, Anna Donati, Aldo Enrietti, Lia Fubini, Francesco Garibaldo, Andrea Ginzburg, Antonio Lettieri, Giulio Marcon, Gerardo Marletto, Mario Pianta, Marco Revelli, Roberto Romano, Adriano Serafino, Alessandro Sterlacchini, Guido Viale. Lo speciale è stato diffuso in edicola, nelle piazze delle manifestazioni e in rete. Ci ha reso molto popolari, anche troppo: arrivano molte richieste per organizzare eventi, partecipare a discussioni, portare in giro questi argomenti. Cercheremo di soddisfarle, nei limiti delle nostre forze e contando sulla rete larga dei nostri collaboratori. Sabato scorso abbiamo partecipato al seminario Democrazia! organizzato a Torino da Fiom e Micromega, con rappresentanti di organizzaioni, intellettuali e studenti che davanti a 400 persone hanno allargato la rete di solidarietà alla Fiom e di proposte di alternative sul lavoro, l’economia e la politica del paese.
La lettera e lo speciale hanno accelerato il contatore del nostro sito. Il 2011 si apre con quasi 17 mila visitatori diversi nel mese di gennaio (contro una media di 12-13mila al mese nel 2010), e 28.236 visite, con tempo medio di permanenza di 5 minuti. Aumentano gli utenti registrati al sito (a proposito: non è obbligatorio registrarsi per leggere i nostri contenuti, ma lo è per poter scaricare alcuni pdf, come il libro “Dopo la crisi” e lo speciale “Grosso guaio a Mirafiori“: ci si può registrare cliccando su “registrati” in alto a destra sopra la testata, oppure seguendo il percorso che comincia quando si cerca di aprire il pdf. In quest’ultimo caso, ignorate il messaggio di “errore” e andate avanti, riempendo le mascherine con il nome utente e la password scelta, e indicando la vostra mail). Gli iscritti alla newsletter settimanale sono 13 mila. Da quando siamo nati abbiamo messo in rete 104 newsletter, con 4-5 articoli ciascuna e con le segnalazioni-link di altrettanti articoli da noi selezionati nella stampa on line italiana e internazionale. L’anno scorso abbiamo pubblicato, in libreria e in rete, il libro “Dopo la crisi, proposte per un’economia sostenibile”, sulla cui diffusione abbiamo già dato conto nell’articolo “Abbiamo fatto cento“. Un’altra iniziativa editoriale è in vista, con i materiali accumulati dalla nostra inchiesta sui padroni del vapore del terzo millennio, la serie su “le grandi imprese italiane”.
Sbilanciamoci.info è ora una realtà editoriale cresciuta, con una sua comunità larga e consolidata, con oltre 150 collaboratori e voci autorevoli. Per consolidare la nostra rete vi chiediamo di iscrivervi al sito e alla newsletter, in modo da ricevere regolarmente nostre notizie. Abbiamo scelto fin dall’inizio di fare a meno del copyright, quindi i contenuti sono liberi e riproducibili, purché sia citata la fonte. Per tenere in piedi tutto questo riusciamo a disporre di molto lavoro volontario – dei collaboratori, della redazione, del gruppo di Sbilanciamoci e Lunaria – ma abbiamo bisogno anche di soldi. Vi chiediamo di partecipare al finanziamento di tutto questo. Nel 2010 abbiamo ricevuto 15.699 euro di sottoscrizioni (qui ci sono i nomi). Non è poco, ma non basta, visto che il budget minimo – per pagare il lavoro redazionale e tecnico -è di 30 mila euro. Quest’anno, vorremmo fare un passo in più, in avanti. Quindi apriamo la sottoscrizione 2011, da ciascuno secondo le sue possibilità e il bisogno che pensa di avere di questo sito. Qui trovate tutte le info: si può versare con bonifico bancario, postale o con paypal direttamente sul sito, specificando che la donazione è per sbilanciamoci.info. Il conto corrente è quello di Lunaria, casa-madre dove sono nate buone idee e pratiche che ritrovate nel nostro lavoro, e dove ha casa anche la campagna Sbilanciamoci. Nata nel 1999, Sbilanciamoci è una campagna per alternative nelle politiche economiche, sociali e ambientali che raccoglie 43 associazioni. Dal 1999 produce ogni anno una “Controfinanziaria”, con proposte su come usare la spesa pubblica per la società, la pace, l’ambiente e organizza la “ControCernobbio” su “L’impresa di un’economia diversa”. Dal 2004 elabora indicatori di benessere sociale alternativi al Pil, (Quars, indici di qualità regionale dello sviluppo), esamina il benessere in numerose provincie italiane e ha lanciato un tavolo su “Benessere e sostenibilità” per discutere con Istat e amministrazioni pubbliche come modificare le statistiche del paese. Ha realizzato rapporti sulle alternative al bilancio UE e sulle politiche fiscali, cinque edizioni del Libro bianco sulla Cooperazione allo sviluppo, due rapporti su Economia a mano armata e ha lanciato la campagna per fermare l’acquisto dei caccia Usa F35 (Tutti i materiali sono sul sito www.sbilanciamoci.org). Come vedete, la rete si allarga, le idee si moltiplicano e ognuno può fare la propria parte per sostenere e contribuire a questo lavoro comune.