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Analisi comparata dei programmi elettorali /2

Seconda parte della nostra carrellata tra le proposte dei partiti: ambiente, diritti civili, riforma della Costituzione, rapporto tra sanità privata e pubblica, elezione diretta del Presidente della Repubblica, sovranismo ed Europa, immigrazione, pace o riarmo.

Questa che state per leggere è la seconda parte di una comparazione sintetica sulle proposte contenute nei programmi elettorali dei partiti che si candidano a governare l’Italia. Nella prima parte (che trovate qui sul sito di Sbilanciamoci) abbiamo parlato di salario minimo, reddito di cittadinanza, lavoro, tasse, energia, scuola. In questo articolo affrontiamo altri temi strategici: la sanità e il welfare, l’ambiente, i diritti civili, la giustizia, la democrazia e gli assetti istituzionali legati alla riforma della Costituzione. Ovviamente, come abbiamo già chiarito nella prima parte di questo lavoro, i concetti espressi devono essere presi con il beneficio dell’inventario visto che per ora sono solo parole pensate e scritte per allargare la base del consenso elettorale e quindi conquistare voti per vincere. Avremo modo di vedere tra poco tempo quali saranno i fatti. E quali scelte faranno i vincitori. Intanto nei comizi e nelle varie esternazioni mediatiche dei contendenti stiamo assistendo ad una campagna elettorale per certi aspetti surreale. Un elemento tra i tanti continua però a colpirci: tutti i partiti parlano della crisi, della difficoltà per le classi più deboli, delle diseguaglianze, ma nessuno (fatta qualche eccezione in alcune proposte nell’area di centro-sinistra) mette davvero al centro delle strategie future la lotta alle diseguaglianze e la creazione di una maggiore giustizia sociale e di proposte concrete per ridurre le enormi distanze sociali che caratterizzano il tempo presente e che sono destinate ad ampliarsi con gli effetti della guerra e della crisi climatica. 


SALUTE E WELFARE

Centro-destra: privato è bello

Il centro-destra ribadisce il suo impegno, ma mette enfasi sulla salvaguardia delle libertà personali per ogni misura che viene presa. Sempre il centro-destra propone l’incentivazione del welfare aziendale (come d’altra parte nell’altro schieramento fa anche Azione di Calenda e Renzi). Strizzando l’occhio alla sanità privata (sul modello lombardo) i partiti del centro destra propongono un ripensamento generale del rapporto tra pubblico e privato attraverso lo sviluppo della sanità di prossimità e della medicina territoriale, il rafforzamento della medicina predittiva, l’aggiornamento dei piani pandemici e di emergenza e revisione del Piano sanitario nazionale. Per quanto riguarda la lotta al virus, il centro-destra pensa ad un “contrasto alla pandemia da Covid-19 attraverso la promozione di comportamenti virtuosi e adeguamenti strutturali – come la ventilazione meccanica controllata e il potenziamento dei trasporti – senza compressione delle libertà individuali”.

Le “ricette” del centro sinistra

Verdi-Sinistra Italiana propongono una azienda farmaceutica di proprietà pubblica e un inquadramento contrattuale unico dei medici di famiglia nel Servizio sanitario nazionale. Il Pd propone la piena introduzione dei LEP (Livelli essenziali per le prestazioni) per i diritti sociali (e civili).

Unione popolare propone le cure dentali gratuite e l’innalzamento della spesa per la salute alla media europea. I Cinque Stelle propongono di riportare la salute alla gestione statale (centrale). Azione propone di costituire presso la Presidenza del consiglio del Dipartimento per la terza età.

Un capitolo dettagliato sulle proposte sul rilancio del sistema sanitario quello che troviamo nel programma del Pd: “La salute rappresenta un bene pubblico fondamentale per la qualità delle nostre vite e per le politiche pubbliche di coesione.

Continueremo a promuovere il diritto alla salute di tutte e di tutti, rafforzando il Servizio Sanitario Nazionale e potenziando la medicina del territorio. Nel corso della pandenia è stato aumentato il Fondo Sanitario Nazionale di 10 miliardi di euro in soli tre anni, cui si sono aggiunti 20 miliardi del Pnrr”. Il Pd si vuole impegnare a superare il modello di programmazione della spesa sanitaria costruita per comparti chiusi e tetti di spesa. Sono previsti investimenti sulle Case della Comunità come modello in grado di farsi prossimo alle esigenze di tutta la popolazione, in un’ottica di prossimità e multidisciplinarietà. Finanzieremo un Piano straordinario per il personale del Ssn, superando definitivamente i tetti di spesa in vigore da più di 10 anni, riducendo il ricorso a personale non strutturato (lavoratori precari, collaborazioni esterne ed esternalizzazioni), rafforzando ed incentivando la presenza sul territorio dei Medici di Medicina generale e degli infermieri di comunità, garantendo il tempestivo rinnovo dei contratti di lavoro. Nel programma si parla anche di un piano straordinario per la salute mentale, per promuovere presa in carico e inclusione attraverso lo sviluppo di modelli organizzativi di prossimità, con Centri di Salute Mentale di piccola scala, fortemente radicati e integrati nelle comunità e di approvazione della riforma della non autosufficienza”.

La sanità pubblica secondo i Cinque Stelle

Fortemente improntato al rilancio della sanità pubblica il programma del Movimento Cinque Stelle che propone: “Basta interferenze della politica nelle nomine dei dirigenti sanitari; riforma titolo v della costituzione per riportare la salute alla gestione diretta dello Stato ed evitare le attuali disfunzioni dei 20 sistemi regionali, a maggior ragione emerse con la pandemia; potenziamento e accessibilità alle terapie innovative e avanzate incentivi per i pronto soccorso;  aumento delle retribuzioni per il personale sanitario”.


AMBIENTE

Il ritorno del carbone e del nucleare

Il centro-destra propone di rilanciare i progetti del Ponte sullo stretto, nonostante tutte le criticità suffragate da studi scientifici, per i tre partiti di destra l’opera si deve realizzare a tutti i costi. Tema caldo è anche quello che riguarda i rigassificatori nel pieno della crisi legata alla guerra in Ucraina. La destra propone un rilancio massiccio del carbone e del nucleare. Nell’area di centro sinistra è Più Europa a proporre la realizzazione massiccia di impianti di rigassificazione, mentre Azione parla di nucleare pulito.

Organica e articolata la proposta di Pd e Verdi-Sinistra Italiana sull’ambiente. In particolare il Pd ne fa uno dei tre assi del programma elettorale e propone un forum nazionale su “lavoro e clima” e naturalmente tutta una serie di misure specifiche sulla transizione ecologica e digitale. Verdi-Sinistra-Italiana svolgono una serie di proposte molto approfondite, dettagliate e affrontano una serie di temi (energie rinnovabili, mobilità sostenibile, no al nucleare e alle trivelle, abolizione dei SAD, strategia rifiuti zero, ecc.), che le altre forze politiche non citano: i diritti degli animali (nel programma di Azione c’è attenzione alla cosiddetta ”emergenza cinghiali”), la cura dell’alimentazione sana, eccetera.

Una legge sul clima nei primi 100 giorni

Nel programma di Verdi e Sinistra Italiana leggiamo: “Dotarsi di una legge per il clima entro i primi 100 giorni come strumento normativo di coerenza e continuità delle politiche rispetto a obiettivi vincolanti e assicurare la produzione normativa e la sua implementazione a tutti i livelli – nazionale, regionale e locale. Elementi essenziali includono obiettivi vincolanti e finalità coerenti con gli scenari scientifici, un Comitato scientifico indipendente di controllo delle politiche, obblighi emissivi settoriali, sistema di monitoraggio e valutazione, e la costituzione di assemblee cittadine per attivare la partecipazione e garantire inclusione. Consultazione e condivisione degli obiettivi sono il presupposto per la loro realizzazione. La partecipazione attiva dei cittadini nella condivisione delle responsabilità e la proposta di soluzioni è centrale per vincere la sfida della salvaguardia del clima all’interno dei perimetri della democrazia liberale. La transizione ecologica può essere accettata unicamente a fronte di un coinvolgimento nei processi decisionali e nell’identificazioni delle possibili soluzioni”.

Anche altre forze politiche affrontano i temi ambientali.

Unione popolare propone in particolare di rafforzare il legame tra ambiente e politiche industriali, con la creazione di una istituzione tipo Fraunhofer (una casa per l’innovazione con stakeholder pubblici e privati) per il sostegno alla ricerca e all’innovazione.


IMMIGRAZIONE

Centro-destra: tra decreti sicurezza e blocchi navali

Durante la campagna elettorale Giorgia Meloni lo ha ripetuto in ogni comizio: per fermare le navi e i gommoni degli immigrati serve un blocco navale nel Mediterraneo. Nel testo dell’accordo quadro si propone il rilancio dei Decreti sicurezza di Matteo Salvini; piano carceri, maggiore attenzione alla Polizia Penitenziaria e accordi con gli Stati esteri per la detenzione in patria dei detenuti stranieri; contrasto all’immigrazione irregolare e gestione ordinata dei flussi legali di immigrazione; favorire l’inclusione sociale e lavorativa degli immigrati regolari; difesa dei confini nazionali ed europei come richiesto dall’Ue con il nuovo Patto per la migrazione e l’asilo, con controllo delle frontiere e blocco degli sbarchi per fermare, in accordo con le autorità del Nord Africa, la tratta degli esseri umani; creazione di hot spot nei territori extra-europei, gestiti dall’Unione Europea, per valutare le richieste d’asilo. Per non farsi attaccare sul piano del razzismo e del rifiuto delle culture straniere, la destra di propone di attuare il contrasto ad ogni forma di antisemitismo e all’integralismo islamico.

Le mosse del centro sinistra

Nel programma del Pd leggiamo: “Immigrazione: per conciliare accoglienza, integrazione e rispetto dei diritti-doveri superare la Bossi-Fini, governare i flussi e promuovere una nuova politica europea”. 

Nel programma dei Verdi e della Sinistra Italiana si legge: “Vogliamo un’Europa solidale e aperta, che non volti le spalle a chi scappa da guerre, fame e dalle conseguenze dei cambiamenti climatici. Un’Europa che consideri un’indecenza disumana a cui mettere fine le morti nel mediterraneo e le sofferenze di migliaia di migranti respinti nella rotta balcanica. Bisogna mettere fine alla pratica di esternalizzazione delle frontiere, spesso tradotta in eclatanti violazioni dei diritti umani, riformare il diritto d’asilo respingendo il principio del primo approdo e realizzando una concreta solidarietà tra i paesi, serve infine creare canali di migrazione legali e sicuri, che garantiscano a tutti diritto alla vita e alla dignità”.

Nel programma di Azione-Italia Viva si propone di “combattere l’immigrazione clandestina favorendo ingressi regolari e programmati; diminuire radicalmente gli ingressi irregolari, è ripristinare forme di immigrazione regolare e programmata. Calenda e Renzi propongono l’istituzione di un ministero dell’Immigrazione.


L’EUROPA

Pd: una Unione fragile, da riformare

L’Unione europea è insostituibile, ma è una costruzione fragile, spesso bloccata dalla politica dei veti incrociati degli Stati membri. Per questo va riformata e resa all’altezza delle aspettative e dei bisogni dei suoi cittadini. L’attuale architettura istituzionale europea limita l’azione dell’Unione in settori determinanti quali energia, difesa, politica estera, salute, immigrazione, politiche sociali. È tempo di una riforma dei Trattati che permetta un salto in avanti istituzionale (a partire dall’abolizione del diritto di veto) per rendere l’Ue vera potenza di valori nel mondo di oggi e, soprattutto, di domani.

La possibilità di riformare l’Unione europea oggi c’è. 

Il Pd vuole “rilanciare il ruolo dell’Europa come principale motore di una globalizzazione più equa, fondata su standard sociali e ambientali di alto livello. Ci impegniamo a promuovere l’adozione di una tassa minima globale sulle aziende multinazionali (Minimum Global Tax), come proposto dall’Ocse e dal G20, nonché a sostenere il Carbon Border Adjustment Mechanism (Cbam), perché il nostro tessuto industriale sia messo nella condizione di poter investire nella transizione verde, senza subire la concorrenza sleale di imprese estere sottoposte a standard ambientali meno stringenti. Al tempo stesso, riteniamo sia importante introdurre sanzioni alle aziende che non adottano misure concrete contro il lavoro minorile, il lavoro forzato e la tratta di essere umani nelle catene di fornitura globali, garantendo l’implementazione delle convenzioni internazionali sul lavoro dignitoso e sui diritti umani”.


POLITICA ESTERA, RIARMO E DIFESA

Nel programma dei Cinque Stelle colpisce l’enfasi data alla fedeltà atlantica, mentre nel programma del Pd si citano le tre organizzazioni di riferimento, Nato, Unione Europea Onu. In nessuno dei programmi (nemmeno in quello di Unione popolare e Verdi-Sinistra Italiana) vi è però un cenno al ruolo delle Nazioni Unite (ad eccezione di Più Europa, che però ribadisce la necessità di dare centralità al ruolo della Nato), della necessità della sua riforma. Nel programma del centro-destra l’accento è sul principio dell’interesse nazionale come criterio guida anche dentro l’Europa e si ribadisce il richiamo alle radici cristiano-giudaiche dell’Europa. Il carattere fortemente sovranista (con punte nazionalisti alla Orban) tra i due più importanti partiti della destra, la Lega e Fratelli d’Italia è e sarà determinante per le scelte future.

Sull’Europa, come abbiamo visto, il programma del Pd propone – oltre che la riforma e la trasformazione del Patto di Stabilità in un Patto di Sostenibilità – la trasformazione dell’Unione europea in una Confederazione (Più Europa propone gli Stati Uniti d’Europa), proponendo l’allargamento della UE ai Balcani, mentre il programma di Unione popolare propone l’uscita dal MES (Meccanismo europeo di stabilità). 

Sulla difesa i Cinque stelle ribadiscono il no al riarmo, mentre il programma Verdi-Sinistra Italiana parla di “moratoria sulle spese aggiuntive” per la difesa e solamente il programma di Unione Popolare propone la riduzione delle spese militari (e di stop dell’invio alle armi in Ucraina). Le altre forze politiche non parlano di disarmo, mentre il programma del centro-destra evidenzia la necessità di rafforzare le iniziative “strade sicure” (gestita dall’esercito). Alla cancellazione del programma F35 non fa cenno nessuna forza politica. Sui temi della difesa non violenta alcune proposte nel programma Verdi- Sinistra Italiana.

Azione – come altre forze politiche – è per l’aumento delle spese per la difesa fino al 2% del Pil seguendo le indicazioni Nato. Nei programmi elettorali, in generale, riscontriamo pochissima attenzione alla vicenda della guerra in Ucraina. Più Europa mette particolarmente enfasi sulla necessità di continuare l’invio delle armi all’Ucraina.

Sul Pnrr, il centro-destra propone di ricontrattare con la Commissione europea delle modifiche da apportare alle proposte sin qui elaborate.

Quasi tutte le forze politiche – trasversalmente- propongono di portare le spese per la cooperazione allo 0,7%, ma è un impegno disatteso ormai da 20 anni.


DEMOCRAZIA O STATO AUTORITARIO?

Proposte del centro-sinistra

Sul piano della partecipazione e dello sviluppo della democrazia Verdi-Sinistra Italiana propongono la pratica della consultazione popolare sulle grandi opere, ma più interessante è la proposta dei Cinque stelle del citizens empowerment, per favorire la partecipazione diretta dei cittadini alle decisioni pubbliche. Più Europa propone l’uso della firma digitale per la sottoscrizione delle proposte di legge di iniziativa popolare e per le liste elettorali (come anche Azione).

Le ricette presidenzialiste del centro-destra

La ricetta del centro destra è ormai nota a tutti. Ecco i punti essenziali presenti nell’Accordo di programma tra i tre partiti che si candidano (anche se in concorrenza tra loro) a governare l’Italia: “Elezione diretta del Presidente della Repubblica; attuazione del percorso già avviato per il riconoscimento delle Autonomie; piena attuazione della legge sul federalismo fiscale e Roma Capitale;  valorizzazione del ruolo degli enti locali; riforma della giustizia e dell’ordinamento giudiziario: separazione delle carriere e riforma del Csm; riforma del processo civile e penale: giusto processo e ragionevole durata, efficientamento delle procedure, stop ai processi mediatici e diritto alla buona fama; riforma del diritto penale: razionalizzazione delle pene e garanzia della loro effettività, riforma del diritto penale dell’economia, interventi di efficientamento su precetti e sanzioni penali; delegificazione e deregolamentazione per razionalizzare il funzionamento della Pubblica Amministrazione; semplificazione del Codice degli appalti. In un suo intervento in tv Giorgia Meloni ha precisato la posizione del suo partito: “Va bene pure la Bicamerale, ma sia chiaro, che non mi lascerò impantanare dai giochetti della sinistra”. “Io ho proposto il semipresidenzialismo alla francese. Ho detto subito che ero pronta a discutere altri modelli. Qualcuno propone il premierato, il sindaco d’Italia. La Bicamerale è una delle soluzioni”. 


DIRITTI CIVILI

Pd e Verdi Sinistra Italiana ribadiscono il loro impegno per i diritti LGBT, mentre Più Europa rilancia la sua iniziativa per l’eutanasia e la legalizzazione della cannabis (come Verdi e Sinistra Italiana) e l’introduzione del matrimonio egualitario e l’adozione di figli per le coppie dello stesso sesso. Più Europa e Verdi Sinistra Italiana propongono una serie di misure per l’accoglienza dei migranti, che come abbiamo visto è osteggiata nel programma del centro-destra. 

Pd: le leggi da fare

Nel programma del Pd si legge che è “compito dello Stato quello di non far sentire nessuna persona invisibile, creando anzi occasioni e costruendo mondi dove possa esserci spazio sufficiente per le necessità, le libertà e le aspirazioni di tutte e di tutti. Come il rispetto del diritto a essere sé stessi e il diritto a non essere ostacolati o discriminati. È da questa consapevolezza che nasce la nostra ferma intenzione di affermare il pieno riconoscimento dei diritti civili delle persone LGBTQI+ e di approvare una nuova legge sulla cittadinanza per le bambine e i bambini che studiano in Italia, ponendo così fine alla lunga storia di discriminazioni dolorose e fuori dal tempo. Vogliamo approvare una legge sul fine vita, per permettere a tutte e tutti di decidere per sé. La brusca interruzione della legislatura, a pochi mesi dal suo naturale completamento, ha impedito di portare a termine una serie di proposte legislative su questi temi”.

La prima parte del confronto dei programmi elettorali si può leggere qui: https://sbilanciamoci.info/litalia-al-voto-promesse-e-omissioni-nei-programmi-elettorali-1/

Per chi volesse approfondire sui testi ufficiali, ecco i link ai vari programmi elettorali

I PROGRAMMI DEL CENTRO DESTRA