Circa un centinaio di persone sono finite in carcere a Parigi dopo il corteo del Primo Maggio. Mentre Macron era a Sidney in Australia per firmare diversi contratti commerciali. L’Eliseo non ha saputo intervenire e anche Mélenchon ha perduto l’occasione di stare zitto, denunciando “un attacco di estrema destra”.
Emmanuel Macron e il suo governo si trovano in difficoltà. Egli ha trascurato, con l’abituale arroganza, la grande manifestazione dei sindacati il 1 maggio, andando invece a Sidney in Australia per firmare diversi contratti commerciali. Sia lui che il governo erano al corrente che i black bloc di diversi paesi europei avrebbero deciso di scompaginare il primo maggio dei sindacati ed erano affluiti a Parigi nella notte e mattino presto, insediandosi in un punto nevralgico del percorso del corteo sindacale: il ponte di Austerlitz.
Là avrebbero potuto con calma vestirsi e mascherarsi, nonché approvvigionarsi di una buona dose di
molotov; quando le “forze dell’ordine” se ne sono rese conto (in ritardo come ha riconosciuto il prefetto di Parigi, che non è un’aquila) i black bloc erano riusciti a impadronirsi dei grandi boulevards che sono accanto, demolendo una trentina di negozi nonché alcune automobili e costruendo barricate, benché fragili, coi cassonetti; con i quali hanno acceso una serie di fuochi non pericolosi ma di grande effetto. La polizia aveva avuto come consegna di non attaccare per prima e il risultato è che ha mosso malamente le sue forze: mentre i black bloc erano, si dice, 1.200, la polizia era più numerosa e così i gendarmi.
Il corteo sindacale ha dovuto tornare indietro e la manifestazione è stata stravolta. Alle sei di sera tutto era finito, in mezzo al frastuono di una stampa agitata come se si fosse alla vigilia di una rivoluzione. Circa un centinaio di persone sono finite in carcere. Il governo viene attaccato per l’incapacità sia nell’intervenire in tempo, sia nell’impedire i molti danni.
Anche Mélenchon ha perduto l’occasione di stare zitto, denunciando “un attacco di estrema destra”. Al governo non resta che rassicurare i parigini che sabato prossimo starà più attento.