Top menu

Oltre il Pil: misurare il benessere, dal globale al locale

Il benessere equo sostenibile è il recente saggio di Pierpaolo Bellucci, in cui si fa il punto sulla necessità di integrare l’indicatore del Pil con il più ampio e completo cruscotto del Benessere equo sostenibile (Bes)

Il benessere equo sostenibile: tra misurazione nazionale e valutazione locale: questo il titolo del recente saggio di Pierpaolo Bellucci, in cui si fa il punto sulla necessità, sempre più stringente, di integrare l’indicatore del Prodotto interno lordo (Pil) con il più ampio e completo cruscotto del Benessere equo sostenibile (Bes).

Nel saggio vengono chiarite le coordinate storiche del Pil, se ne elencano i limiti e si delinea la storia recente che, prima nel dibattito internazionale e poi nello scenario italiano, ha visto nascere la misura aggregata del Bes: non un indicatore sintetico (cioè unico, singolo) ma una piattaforma di 134 indicatori raggruppati in 12 domini (macrocategorie tematiche) con l’obiettivo di fotografare non solo la crescita o la decrescita economica, ma anche le rilevanze che l’economia ha su argomenti non prezzabili, come l’ambiente, la cultura, l’istruzione, i diritti e le relazioni umane.

Nel testo si leggono le parole di Enrico Giovannini, tra gli ideatori del Bes sin dai tempi dell’esperienza all’Ocse e poi all’Istat, si spiega il progetto parlamentare a firma Boccia-Marcon che dal 2017 ha introdotto alcuni indicatori del Bes come parametri di riferimento per il Documento di economia e finanza (Def) e la legge di bilancio, e si analizzano alcune esperienze locali di misurazione del benessere, come quelle di Prato e Fano (quest’ultimo, primo Comune non capoluogo di provincia a misurare il Bes). Di particolare interesse l’esperienza della comunità pratese, nella quale la giunta utilizza una declinazione territoriale del Bes per compiere, misurare e valutare le scelte amministrative, di anno in anno.

In conclusione si dà spazio ad un’analisi, non ottimistica, dell’utilizzo spesso strumentale che la politica fa della statistica (“la statistica serve alla politica, ma la politica non si serve della statistica”) e si pone l’accento sulla nuova sfida che interessa il presente e soprattutto il futuro: l’Agenda 2030 con i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile, votata dall’Onu nel settembre 2015 e oggetto della presentazione della Strategia italiana all’High Level Political Forum, al Palazzo di vetro di New York.

 

Pierpaolo Bellucci, Il benessere equo sostenibile: tra misurazione nazionale e valutazione locale, ed. Youcanprint 2017, pp. 54, €10 (formato cartaceo), €4,99 (formato e-book), acquistabile qui

Il libro verrà presentato venerdì 6 ottobre alle ore 17 alla Biblioteca San Giovanni di Pesaro, e sarà seguito da un corso di formazione in tre incontri (13-20-27 ottobre, ore 17, stesso luogo) sui temi del superamento del Pil, della nascita del Bes e dello sviluppo dell’Agenda 2030.