Sarà un autunno pieno di iniziative e di mobilitazioni, in cui come Sbilanciamoci porteremo la nostra capacità analitica, di critica e di proposte a cominciare dalla “Gazzetta Non Ufficiale” e poi dalla Controfinanziaria. Saranno il frutto del confronto che abbiamo tenuto all’Altra Cernobbio: 12 ore di discussione, 47 interventi. Il paese rischia di fare molti […]
L’Altra Cernobbio del 1 e 2 settembre scorso – 6 sessioni, 12 ore di confronto, 47 interventi – ha ribadito l’opposizione alle politiche (di cui questo governo è espressione) dei privilegi e delle diseguaglianze, della distruzione dello Stato sociale, dell’aumento delle spese militari e della guerra, del negazionismo climatico, delle privatizzazioni e della precarizzazione del lavoro. Nello stesso tempo il forum di Sbilanciamoci! ha fatto emergere i saperi e le competenze di associazioni e sindacato, che sono a fondamento di un punto di vista alternativo a quello della Cernobbio dello Studio Ambrosetti, alla base di proposte puntuali e concrete per costruire un modello di sviluppo nuovo e sostenibile, equo.
Tra poco arriverà prima la Nota di Aggiornamento al DEF e poi la Legge di Bilancio. Come Sbilanciamoci siamo pronti a dare vita anche quest’anno alla “Gazzetta non Ufficiale” in cui pubblicheremo la nostra Legge di Bilancio e poi alla “Controfinanziaria” in cui passeremo al setaccio le misure del governo e formuleremo le nostre “contro proposte” che speriamo possano dare vita anche quest’anno ad emendamenti alla legge. Saremo nel pieno della mobilitazione sociale: dal 30 settembre al 7 ottobre la settimana di mobilitazione contro la guerra, poi il 7 ottobre la manifestazione nazionale a Roma per la Costituzione, il 17 novembre la giornata nazionale di mobilitazione degli studenti, poi probabilmente – sempre a novembre – lo sciopero generale dei sindacati.
Le cose non vanno bene. Il Fondo Monetario Internazionale ha rivisto al ribasso a luglio le previsioni sul PIL mondiale che sta poco sopra il 3%. Quello dell’eurozona è decisamente sotto l’1%, e anche quello dell’Italia il cui ultimo trimestre segna un -0,4%. La Germania è in recessione e l’Europa scivola verso la stagnazione. L’inflazione continua ad essere alta e il potere d’acquisto dei salari in Italia è crollato. Aumentano povertà e diseguaglianze, mentre si riducono le risorse alla protezione sociale e la sanità.
Questa sembra essere anche la cifra della prossima legge di bilancio del governo Meloni. A parte la probabile conferma dell’intervento del 2023 sul cuneo fiscale, poco altro. Niente soldi per i contratti di lavoro, per la sanità, per l’istruzione e tagli al reddito di cittadinanza: nello stesso tempo si aumentano le spese militari e con la delega fiscale si apre la strada ad altri condoni e favori fiscali (tagli alle tasse) ai ceti di reddito medio alti. A questo va aggiunto il disastro del PNRR con i tagli delle risorse ai comuni e agli interventi in materia ambientale.
Ecco perché sarà un autunno pieno di iniziative e di mobilitazioni, in cui noi porteremo la nostra capacità analitica, di critica e di proposte. Di fronte ad un paese che rischia di fare molti passi indietro e di spegnere ogni speranza nelle giovani generazioni, per noi – con la nostra campagna e con le nostre attività – è sempre il tempo di lottare per un modello di sviluppo sostenibile e di pace e per un’Italia capace di futuro.