La “policrisi” europea è il tema della conferenza annuale di EuroMemorandum che si tiene il 27 e 28 settembre all’Università ‘Parthenope’ di Napoli. Da trent’anni il gruppo di economisti elabora un rapporto sulle alternative alle politiche europee, che Sbilanciamoci! traduce ogni anno.
I mesi che ci separano dalle elezioni europee del giugno 2024 vedranno l’Europa dibattersi nella sua “policrisi”, vissuta in Italia con il “cauto ottimismo” dei partecipanti al Forum Ambrosetti e con i conflitti su lavoro, salute e welfare emersi all’Altra Cernobbio di Sbilanciamoci!. La guerra in Ucraina ha ormai superato l’anno e mezzo e continua a drenare denaro pubblico, per l’aumento delle spese militari a danno delle spese sociali. L’inflazione non scende tanto quanto vorrebbe la BCE con i suoi continui rialzi dei tassi di interesse, che colpiscono le attività produttive e le condizioni di vita delle classi medie e popolari in Europa. L’emergenza climatica mostra ogni giorno i suoi effetti devastanti, senza che la politica internazionale passi dai proclami alle azioni concrete.
La recessione europea è ormai evidente: il PIL dell’eurozona è poco sopra lo zero, ma l’ultimo trimestre ha visto la Germania rimanere ferma e importanti economie (Italia, Olanda, Svezia, Polonia) decrescere e l’indice di fiducia composito dell’Eurozona continua a calare.
Ci sono poi le molteplici tensioni politiche interne all’Unione, con la riforma del Patto di stabilità che resta in alto mare e divergenze profonde di fronte all’accoglienza dei migranti o al sostegno all’Ucraina. In Europa regna la più grande incertezza, con l’Unione incapace di dare risposte di politica economica che non siano il rilancio dell’austerity o l’ennesimo rialzo (il decimo consecutivo) del tasso di sconto della BCE. Le contraddizioni economiche e quelle politiche dell’UE si intersecano e si aggravano sempre più.
E poi c’è la peculiare situazione italiana, con il governo Meloni – con pochissimi soldi in tasca – sempre più in rotta con la UE, per questioni di bilancio, industriali (come la vendita di ITA a Lufthansa), e per le decisioni della BCE, oltre alla complessa vicenda dell’abbandono della Via della Seta.
Di questi temi, e di proposte alternative di politica economica, si parlerà nella 29ma conferenza annuale di EuroMemorandum, dal titolo “War, the climate catastrophe and the crisis of social reproduction: how should the EU cope with the polycrisis?”. La conferenza di quest’anno si terrà a Napoli, ospitata dall’Università di Napoli ‘Parthenope’ nella sede di Villa Doria d’Angri, il 27 e il 28 settembre 2023.
Il gruppo EuroMemorandum è una rete di economisti e scienziati sociali fondata nel 1995 che pubblica annualmente un rapporto di analisi critica delle politiche economiche europee, con le proposte per alternative possibili. Gli esperti di Sbilanciamoci! hanno contribuito regolarmente a questo lavoro e da undici anni il rapporto di EuroMemorandum viene tradotto in italiano da Sbilanciamoci! (quello del 2023 è scaricabile a questo link). Copie a stampa del rapporto saranno disponibili durante la conferenza.
Dopo il saluto del Rettore, Antonio Garofalo, nella mattinata del 27 settembre ci saranno due sessioni plenarie: la prima sulla situazione economica e politica dell’UE, con interventi di Ole Wæver (Università di Copenhagen) e di Angela Wigger (Radbout University); la seconda dedicata integralmente al caso italiano, con interventi di Valeria Cirillo (Università di Bari), Lorenzo Zamponi (Scuola Normale Superiore) e con un dialogo fra Claudio Cozza (Università ‘Parthenope’) e il segretario generale della FIOM Michele De Palma.
Nel pomeriggio del 27 settembre si terranno sei sessioni parallele con la presentazione di più di 30 contributi e relative discussioni, i cui principali risultati verranno poi riassunti da Marica Frangakis (Nicos Poulantzas Institute) e Magnus Ryner (King’s College, Università di Londra) nella mattinata del 28. A seguire, si svolgerà la sessione plenaria conclusiva dal titolo “The crisis of social reproduction in the EU: ageing, pensions, migration, housing, the crisis of care systems, the role of social mobilizations”, con interventi di Anne Eydoux (Lise/CEET Parigi), Ipek Illkaracan (Technical University di Istanbul) e Grazia Naletto (Lunaria). Il programma completo della conferenza è pubblicato a questo link.