Nella guerra in Ucraina le ragioni della pace e del pacifismo devono essere ascoltate. Luciana Castellina le racconta in un videointervista esclusiva per Sbilanciamoci!
Luciana Castellina,
intervista a cura di Martin Köhler e Francesca Giuliani.
Bisogna fermare l’invasione di Putin, costringerlo al cessate il fuoco, evitare che si ammazzino i ragazzi ucraini, fermare l’escalation del conflitto che è alimentata dall’invio di armi: si avvicina così il rischio di una terza guerra mondiale. Oggi non si possono più combattere ‘guerre giuste’, ha ragione Papa Francesco.
La diplomazia e la politica internazionale devono prendere il posto delle armi, ma l’Onu, l’Unione europea, il governo italiano hanno rinunciato in questi decenni a costruire uno spazio di sicurezza comune a est dell’Unione Europea e nel Mediterraneo.
L’Ucraina e tutta l’Europa pagano le conseguenze di questi errori, la pace va fatta prima che esplodano i conflitti. Che l’Unione europea non sia capace di prendere una posizione è francamente umiliante, altro che debolezza dei pacifisti: noi siamo più forti perché abbiamo una posizione ragionevole, quella di fermare le armi e trovare un accordo.
Ma è solo alla fine delle guerre che si riconoscono le ragioni del pacifismo e della nonviolenza.