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La diseguaglianza in Italia dipende dal divario Nord-Sud?

Se si eliminassero del tutto i divari territoriali le diseguaglianze complessive si ridurrebbero di pochissimo, perché è molto alta la dispersione dei redditi all’interno delle varie aree. Sulla base di questi risultati è comunque importante non sottovalutare la complessità dei fenomeni alla base della diseguaglianza. www.eticaeconomia.it

Tra le cause dell’elevata diseguaglianza di reddito che caratterizza l’Italia, spesso vengono menzionati   gli ampi divari territoriali, ovvero le rilevanti differenze nel tenore di vita medio fra le varie aree geografiche. In questo articolo, si cercherà di stabilire l’importanza di tali divari,  calcolando, sulla base dei micro-dati raccolti per l’Italia nell’indagine EU-SILC (European Union Statistics on Income and Living Conditions), quanta parte della diseguaglianza registrata sia effettivamente attribuibile ai divari territoriali e valutando se, durante la crisi, sia cresciuto il ruolo svolto da tali divari nel determinare la dispersione del tenore di vita dei cittadini residenti in Italia.

Per valutare il benessere economico e la sua distribuzione all’interno di una popolazione si guarda, solitamente, al reddito disponibile equivalente, ovvero alla somma di tutti i redditi di mercato, quale che ne sia la fonte (lavoro dipendente e autonomo, capitale, rendita), percepiti dai membri di un nucleo familiare, al netto delle imposte e al lordo dei trasferimenti, resi equivalenti per tenere conto, mediante le apposite scale, della diversa dimensione dei nuclei familiari. In base a questo indicatore, dai dati Eurostat risulta che nel 2012 l’Italia era fra i paesi più diseguali nell’Unione Europea a 15, superato unicamente dagli altri tre paesi del Sud Europa, Spagna, Portogallo e Grecia (come documentato da FraGRa in questo numero del Menabò, ancor più alta risulta la diseguaglianza nel nostro paese se si guarda ai redditi equivalenti di mercato, senza tenere quindi conto dell’effetto progressivo legato a imposizione fiscale e trasferimenti di welfare).

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