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Ivrea, in corteo al municipio

Sono una trentina le organizzazioni che hanno indetto la manifestazione perla pace di sabato mattina 22 ottobre a Ivrea a otto mesi dall’inizio della guerra in Ucraina.

Anche a Ivrea, 30 organizzazioni hanno indetto una manifestazione per sabato 22 ottobre, per ribadire quanto si afferma nel presidio per la Pace che si tiene davanti al municipio ogni sabato dal 24 febbraio (siamo a 33 presidi), primo giorno di invasione russa dell’Ucraina.

Manifestiamo – scrivono in un comunicato stampa – per chiedere che si fermi l’orrore della guerra: non solo la guerra in Ucraina, dove da otto mesi si scontrano la Russia, l’Ucraina e gli stati della Nato, ma tutti i 60 conflitti armati che causano  morti, feriti, crimini, distruzioni, profughi, miseria, odio. 

Non vogliamo essere spettatori delle guerre – continuano gli organizzatori -, dove si combatte anche con le armi che l’Italia produce e invia. Non ci rassegniamo alla realtà guidata da una logica di interessi di parte, che fa soffrire e impoverisce i popoli e arricchisce i pochi signori della guerra. Ci ribelliamo alla prospettiva di una guerra mondiale combattuta persino con armi nucleari, alla quale si rischia di arrivare perché chi governa non sa e non vuole trattare con la controparte, ma vuole vincere con le armi e sconfiggere il nemico, mentre dovrebbe sconfiggere la guerra e trovare la soluzione dei conflitti dialogando, protestando anche, coinvolgendo i popoli che sono le vittime di politiche ingiuste e ottuse.

La guerra scatena l’effetto domino in una società globalizzata: aumentano i costi delle materie prime e di ogni unità di prodotto, l’inflazione galoppa ed i salari perdono potere d’acquisto, aumenta la povertà, si distruggono paesi, territori, l’ambiente. 

Perciò invitiamo – è l’appello dei promotori – a non essere passivi e a manifestare SABATO 22 OTTOBRE 2022.

Ritrovo alle 10,30 davanti alla stazione di Ivrea, alle 11 partenza del corteo fin davanti al municipio, conclusione alle 12,30.

Per:

·       Il ripudio della guerra in ogni parte del mondo.

·       La condanna dell’aggressione Russa dell’Ucraina, di ogni violazione del diritto internazionale e dei diritti umani.

·       La richiesta di iniziative di dialogo, una Conferenza Internazionale di Pace e tavoli di trattative per la soluzione nonviolenta dei conflitti.

·       La solidarietà con le vittime delle guerre, con i pacifisti e gli obiettori di coscienza russi, ucraini e di ogni nazione, che si rifiutano di uccidere.

·       L’abolizione di tutte le armi nucleari.

·       La riduzione degli armamenti e delle spese militari. 

·       La salvaguardia della natura ancor più rovinata dalle guerre e dagli armamenti.