Non sono ore facili. L’escalation continua con il rischio di una deriva nucleare della guerra. Anche il riarmo continua. L’Ue pensa di utilizzare parte del Recovery Plan per le armi. Il 20 maggio Europe for Peace promuove una assemblea a Perugia, alla vigilia della marcia, per rilanciare la mobilitazione per la pace ovunque.
Il prossimo 20 e 21 maggio saremo a Perugia e ad Assisi: insieme per la pace. Il 20 maggio con una importante assemblea nazionale per la pace a Perugia, promossa da Europe for Peace, discuteremo delle prossime iniziative, degli appuntamenti in programma, del rilancio della mobilitazione contro la guerra. Il 21 maggio marceremo tutti insieme per la pace, da Perugia ad Assisi. Daremo tutti i dettagli nei prossimi giorni sul portale di Europe for Peace al quale si accede dal banner qui sotto.
Non sono ore facili. L’escalation continua, la guerra non si ferma. I rischi di un allargamento del conflitto e di una sua deriva nucleare sono tutti di fronte a noi. Mentre i russi bombardano i villaggi e le città ucraine, i droni minacciosi volano sopra le mura del Cremlino. Il riarmo continua e l’Unione europea pensa di utilizzare i soldi del Recovery Plan per finanziare le forniture di armi e munizioni. Da giorni si parla di una imminente controffensiva ucraina. Si tratta di una situazione sempre più pericolosa, che rischia di andare fuori controllo. In questo contesto i pochi tentativi (della Cina, del Brasile) di ottenere il cessate il fuoco per avviare il negoziato vengono derisi e ostacolati da chi vuole continuare la guerra ad oltranza.
La marcia per la pace del 21 maggio e l’assemblea nazionale di Europe for Peace del 20 maggio, sono per questo molto importanti. Dopo le mobilitazioni per l’avversario della guerra dello scorso fine febbraio e la manifestazione nazionale del 5 novembre, si dovrà discutere delle prossime iniziative da mettere in campo: tra queste sicuramente la conferenza dei movimenti pacifisti europei a Vienna il prossimo 10 e 11 giugno. Tante altre iniziative si stanno prendendo: carovane per la pace, staffette, manifestazioni locali. Altre ne verranno promosse. Anche perché altre guerre sono all’orizzonte: sono molte decine in tutto il mondo, tra cui quella gravissima in Sudan.
In tutto il mondo l’obiettivo che accomuna tutti i Paesi sembra quello di riarmarsi, come testimonia l’ultimo rapporto del SIPRI, di cui abbiamo parlato recentemente anche sul nostro sito. Quasi nessuno che si metta a camminare su altre strade: quelle della diplomazia e della cooperazione internazionale, della prevenzione e del disarmo, della costruzione della sicurezza comune. Con le armi non si ottiene la pace, ma altre sofferenze. La guerra non risolve nessun problema, anzi ne crea sempre di nuovi. Ecco allora l’esigenza di marciare per far sentire la nostra voce – di protesta e di denuncia – ma anche quella di riflettere e di confrontarsi su come rilanciare nei prossimi mesi la nostra mobilitazione. L’assemblea nazionale di Europe for Peace del prossimo 20 maggio è dunque un’occasione unica per un movimento per la pace che in questi mesi non si è mai fermato e ha saputo intrecciare la mobilitazione contro la guerra con la solidarietà alle vittime e alle popolazioni civili.