Continente Grecia/Petros Markaris nei suoi gialli ha dedicato una trilogia di romanzi all’austerità che ha devastato il suo Paese, descrivendo l’impoverimento della società greca e le proteste contro la troika
«Un raduno internazionale. Dall’Italia e dalla Spagna sono arrivati due gruppi di contestatori per manifestare insieme ai nostri. Sono giovani; i più hanno una trentina d’anni. In testa al corteo due manifestanti reggono degli striscioni “basta con la schiavitù dell’euro'”». «Le voci si avvicinano, finché allo sbocco della Amalia sulla piazza compare un corteo di vecchietti. ‘”Ridateci l’euro” grida un pensionato. “La troika se ne vada, ma resti l’euro!” “È stato a causa della dracma se son dovuto andare a lavorare nella terra del marco”. “Dividete i due cortei! Fate una barriera tra di loro!”» Petros Markaris, Resa dei conti. La nuova indagine del commissario Charitos, 2012. Petros Markaris nei suoi gialli ha dedicato una trilogia di romanzi all’austerità che ha devastato il suo Paese, descrivendo l’impoverimento della società greca e le proteste contro la troika, mostrando le pulsioni più profonde della società e alle sue contraddizioni, come in questo caso in cui si scontrano sostenitori e contrari all’euro. In una recente intervista, l’inventore del commissario Charitos ha affermato che «la Grecia non è affatto uscita dalla crisi», cosa che a suo parere a Bruxelles sanno molto bene, a dispetto delle dichiarazioni ufficiali. Markaris non lesina qualche critica non solo alla politica ma anche alla società ellenica. Nello stesso libro citato, lo fa sotto forma di metafora. «Mi viene voglia di salire gli scalini di casa a cinque a cinque, ma il condominio è dotato di ascensore, e un greco che si rispetti lo prende sempre. A pensarci bene, quello che ci ha rovinati è un ascensore troppo rapido».