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I pericoli del TTIP zombie

Sei risposte a chi nega il ritorno del trattato tossico USA-UE nel nuovo dossier curato dalla Campagna STOP TTIP Italia.

Lo scorso 15 aprile tutti i governi dell’Unione europea, eccetto Francia e Belgio, hanno dato il via libera ai mandati chiesti dalla Commissione europea per la negoziazione di un nuovo accordo transatlantico di liberalizzazione del commercio con gli Stati Uniti.

“Dall’avvio di questa nuova trattativa abbiamo assistito a un disperato tentativo di convincere l’opinione pubblica del fatto che il TTIP non fosse tornato dal mondo dei morti” – riporta il comunicato stampa della Campagna STOP TTIP Italia – “Invece è andata è proprio così: un TTIP zombie è stato riesumato”.

Stiamo parlando del rilancio di un trattato osteggiato da milioni di cittadini, che negli ultimi anni hanno provato a contrastare la scelta di ripartire con i negoziati.

A questo proposito, il nuovo dossier curato da Monica Di Sisto, portavoce della Campagna, intende confutare quanti in questi giorni stanno contestando la negatività del trattato, rispondendo alle seguenti domande:

1) Il “vecchio” TTIP è davvero morto?

2) Cosa contengono i mandati negoziali richiesti dalla Commissione per sedersi al tavolo con Trump?

3) Quali lobby hanno spinto per riavviare il negoziato?

4) Perché ci dicono che non è possibile il cibo e l’agricoltura potranno essere toccati dal nuovo TTIP quando invece è vero il contrario?

5) Che impatto avrà questo trattato sui diritti e sull’ambiente?

6) Cosa possiamo fare per non farci prendere in giro e far fallire anche  il nuovo TTIP?

All’interno del dossier si troveranno tutte le spiegazioni, che “potrete girare anche a tutti quei partiti, Ministri e parlamentari, italiani ed europei, che hanno provato a giustificare una scelta che resta irresponsabile e inaccettabile”.

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