Gentile Sindaco, Le scrivo per informarla che è stata depositata in Cassazione in data 22 settembre 2014 la proposta di legge costituzionale d’iniziativa popolare Modifiche agli articoli 81, 97 e 119 della Costituzione, concernenti l’eliminazione del principio del “pareggio di bilancio” e la salvaguardia dei diritti fondamentali. La proposta di legge è stata promossa da […]
Le scrivo per informarla che è stata depositata in Cassazione in data 22 settembre 2014 la proposta di legge costituzionale d’iniziativa popolare Modifiche agli articoli 81, 97 e 119 della Costituzione, concernenti l’eliminazione del principio del “pareggio di bilancio” e la salvaguardia dei diritti fondamentali.
La proposta di legge è stata promossa da un Comitato, composto da numerose personalità ed associazioni che operano in vari ambiti della società civile e che ho il piacere di presiedere, con l’obiettivo di sollecitare il Parlamento a riconsiderare la scelta, fatta precipitosamente con la Legge Costituzionale n. 1 del 2012, di introdurre nella nostra Carta il vincolo del pareggio di bilancio. La raccolta delle firme è cominciata il 15 ottobre scorso e quindi, in base alle norme di legge che regolano la materia, terminerà sei mesi dopo.
La scelta è stata motivata come richiesta dalla Ue. Ma questo non è vero, tanto che La Francia non ha immesso nella propria Costituzione il principio di pareggio di bilancio. In questo modo invece il nostro paese si è privato di uno strumento di politica economica necessario, come la storia del novecento ha dimostrato, proprio nei periodi di crisi economica. D’altro canto lo stesso governo Renzi ha già chiesto di spostarne l’applicazione al 2017. Infine che senso ha immettere nella Carta Costituzionale limiti e regole che riguardano le politiche di bilancio elevandole a principi che per di più configgono con quelli contenuti nella prima parte della Costituzione, poiché inibiscono la soddisfazione dei diritti fondamentali dei cittadini?
Infatti il senso e la lettera della proposta che avanziamo di modifica dell’attuale articolo 81 della Costituzione è che prima debbano venire soddisfatti i bisogni e i diritti fondamentali delle persone, poi vengono le questioni che attengono alla contabilità dei conti dello Stato.
Come Lei ben sa, le politiche di austerità imposte in questi ultimi anni stanno incidendo pesantemente anche sugli Enti Locali costretti a rinunciare ad opere utili e ridurre i servizi essenziali ai cittadini fino a minare la coesione sociale e quindi la democrazia. Sentiamo, come società civile organizzata, l’urgenza di sollecitare un dibattito pubblico e partecipato nel merito delle politiche di austerità nazionali ed europee. Utilizzeremo i sei mesi della campagna per la raccolta delle firme Col pareggio ci perdi per promuovere in tutto il paese iniziative di approfondimento, di sensibilizzazione, di proposta per arginare il dominio della finanza sulle nostre vite e mettere in discussione la concezione che anima il fiscal compact. Riteniamo utile coinvolgere prioritariamente i cittadini e le Istituzioni Locali, che vivono maggiormente sulla loro pelle i disagi della crisi e delle risposte sbagliate.
Le saremmo grati se ci aiutasse a coinvolgere i suoi cittadini promuovendo nella sua città occasioni di confronto pubblico sui contenuti della proposta di legge e invitasse i suoi cittadini a firmare. Il nostro Comitato è a sua disposizione (colpareggiociperdi@gmail.com – tel. 06 8841880; Sara Nunzi è la responsabile dell’organizzazione della campagna di raccolta delle firme). Il testo della proposta di legge con gli approfondimenti sono scaricabili dal sito della campagna (www.colpareggiociperdi.it)
Sicuro del Suo interesse, Le porgo cordiali saluti
Il presidente
Stefano Rodotà