Autori Sezioni: Giuseppe Travaglini
Modello tedesco? Crescita a debito
La crescita tedesca e il rientro dagli alti tassi di disoccupazione dei primi anni 90 sono stati resi possibili grazie all’intervento pubblico attuato attraverso la spesa in deficit fino al 2007
Rivoluzione verde per uno sviluppo sostenibile
Un innovativo programma di investimenti per sviluppare le nuove tecnologie offrirebbe il doppio dividendo di rilanciare l’occupazione, e difendere l’ambiente e la qualità della vita
Ascesa e declino del Prodotto pro capite
La rotta d’Italia. Le distanze tra l’Italia e gli altri paesi avanzati si stanno allargando: in termini di Pil per abitante siamo ritornati ai livelli relativi degli anni ’70. Le cause? La caduta della produttività e il tasso di occupazione
Art. 18: la flessibilità c’è, non ci sono investimenti
L’accanimento sulla libertà di licenziare ignora i dati dell’economia. Il problema è aumentare produttività e occupazione, non destrutturare il mercato del lavoro
Lavoro e crescita, cosa è successo
A partire dal decennio novanta la crescita nella produttività del lavoro ha subito in Italia un forte deterioramento, ponendo il paese agli ultimi posti nella graduatoria mondiale
Spiegare ai tedeschi che l’euro è un loro affare
La Germania è il paese che ha saputo trarre il massimo vantaggio dalla moneta unica. E quello che può salvarla. Sempre che si ricordi di quel giorno che Mitterrand e Kohl…
Un’altra energia è possibile
L’Italia voterà sul nucleare. Per prepararci, andiamo a lezione in Germania. Il piano enegetico nazionale tedesco farà una scelta chiara: abbandonare l’atomo a favore delle rinnovabili
Governo del fare in fuga dal nucleare
Temendo il referendum, il nucleare, primo programma del governo Berlusconi, è stato accantonato. S’illudono di riprendere più tardi il progetto, ma è un’idea senza senso.
Il mezzogiorno senza capitale
Il crollo degli investimenti manifatturieri, la generale riduzione della spesa pubblica in conto capitale, i fondi Fas dirottati verso altri scopi: ecco come l’Italia ha rinunciato allo sviluppo del sud