La rotta d’Italia. Il dibattito elettorale ignora la negazione della democrazia che esiste nei territori dove domina la criminalità mafiosa. Un silenzio inspiegabile, quando mancano le condizioni minime di sicurezza per il voto
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La disoccupazione crea disoccupazione. Intervista a Luciano Gallino
La rotta d’Italia. Quattro milioni di senza lavoro, decine di miliardi di reddito perduto, la crisi che non finisce mai, disoccupazione che crea disoccupazione. Ma altre politiche sono possibili, per il lavoro, la spesa pubblica, il welfare
Riforme fallite, società disorganizzata
La rotta d’Italia. Alla base della crisi italiana c’è il fallimento delle riforme della “seconda Repubblica”. Non serve continuare su quella strada, serve rinnovare la politica, organizzare la società, ricostruire una classe dirigente
TTF: un passo in avanti in Europa
La proposta di Direttiva della Commissione europea accoglie le istanze delle reti della società civile su uno strumento utile a frenare la speculazione e che può generare un gettito di decine di miliardi di euro l’anno
Nababbi cinesi, Pechino cerca contromisure
Nel 2012 il mercato del lusso cinese ha superato quello giapponese. Troppa diseguaglianza, anche per la Cina. Che apre un cantiere di riforme fiscali e non solo
Banca delle Marche, scandali di provincia
“non è soltanto a Parigi che il crimine fiorisce, anche noi qui al paese abbiamo dei bei delitti…” (da una canzone di Georges Brassens)
I giudici e i derivati. 160 miliardi nei conti pubblici
La rotta d’Italia. La Corte dei Conti denuncia il pericolo derivati e chiede agli amministratori locali di agire contro le banche che hanno venduto loro contratti derivati. Per non diventare complici
Modello Fed. La lezione americana
La Federal Reserve lega la sua politica monetaria espansiva alla riduzione della disoccupazione. È una rivoluzione, a confronto dell’impostazione da tempo démodé della Bce. Lezioni americane per l’Europa
Sette anni di austerity nei conti europei
Il compromesso di Bruxelles sul bilancio europeo è all’insegna dell’austerià e taglia soprattutto le voci che servono alla crescita. Ora tocca al Parlamento decidere se accettarlo
Se il Parlamento europeo dicesse no al bilancio
Delude il risultato del vertice dell’Unione Europea sul bilancio 2014-2020. L’8 febbraio è passata la linea dell’austerità e dei tagli. Ma il Parlamento europeo potrebbe bloccare tutto