“Fermare subito l’attacco. Rinunciare alla resistenza militare, la resistenza deve essere civile”. Le parole d’ordine lanciate da 150 personalità del pacifismo tedesco e 10 organizzazioni. Con la richiesta di non inviare armi e facilitare la ripresa dei negoziati.
Il governo russo ha attaccato l’Ucraina violando tutti i principi del diritto internazionale. Questo attacco è da condannare in modo fermo. Dal 24 febbraio regna la guerra in Ucraina. Ha già prodotto migliaia di morti e feriti da ambedue i lati. Una escalation della guerra fino a diventare una guerra europea non può essere esclusa. Perfino l’impiego delle armi nucleari potrebbe verificarsi nel corso di questa sventurata dinamica di guerra. Questa guerra deve finire subito.
I governi occidentali e la NATO si sono mostrati incapaci a fermare l’escalation che si è profilata da anni, a causa della loro negligenza di prendere gli interessi di sicurezza della Russia in dovuta considerazione. Soprattuto l’espansione verso est della NATO – in spregio a ferme promesse fatte – è stato un fattore dominante nell’escalation del conflitto. Tutte le richieste del movimento per la pace di costruire una architettura di sicurezza comune in Europa, incluso la Russia, sono state respinte dalla NATO.
Chiediamo la sospensione immediata di tutte le azione belliche e il ritorno alla diplomazia e al negoziato per risolvere i conflitti. Anche la più piccola opportunità per nuovi negoziati deve essere sfruttata senza esitazione.
Chiediamo al governo russo la cessazione immediata di ogni attacco e il ritiro di tutte le sue truppe dall’Ucraina. Molti cittadini nella Russia affermano nelle piazze che questa guerra è contro la loro volontà. A questi cittadini va la nostra solidarietà. La Germania deve offrire asilo politico agli obiettori di conscienza russi.
Una cessazione della resistenza militare da parte della Ucraina, in concomitanza con l’annuncio di una resistenza civile come esemplificato dal concetto della Difesa Sociale, sarebbe in grado di evitare ulteriori innumerevoli morti, feriti e devastazioni in una guerra persistente. Persone che si vogliono sottrarre alla guerra devono avere il diritto di lasciare l’Ucraina. La Germania deve offrire l’asilo politico ad ogni obiettore di coscienza dell’esercito dell’Ucraina e, in caso richiesto, anche aiuto alla loro evacuazione dal territorio.
La comunità internazionale deve fare tutto il possibile affinché si ritorni al tavolo dei negoziati. Una conferenza complessiva della OSCE deve rinegoziare tutti i conflitti attuali e trovare soluzioni. “Negoziare anziché sparare! Costruiamo una architettura di sicurezza comune” deve di nuovo diventare l’ordine del giorno. La Germania non deve cedere in questo momento alla tentazione di fornire armi e, così, di riscaldare e prolungare la guerra. Inoltre, questa guerra non deve servire a giustificare nuove ondate di riarmo per l’esercito tedesco.
Solidarietà con l’Ucraina per noi vuol dire prestare aiuto ai cittadini ucraini a lungo termine nel loro sforzo di costruire e ampliare la democrazia e la realizzazione dei diritti umani – eventualmente anche in condizioni di una occupazione russa provvisoria. Questa solidarietà include attualmente anche l’accoglienza dei rifugiati e l’aiuto umanitario per l’Ucraina.
Questo appello, pubblicato il 2 marzo anche dal quotidiano Tageszeitung è stato tradotto da Martin Koehler per Sbilanciamoci.