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Un doloroso addio a Enrico Pugliese

Ci ha lasciati Enrico Pugliese, che con la sua intelligenza e ironia ci ha accompagnati e aiutati a guardare il mondo analizzando e interpretando i numeri. Sociologo, ha dedicato i suoi studi al funzionamento del mercato del lavoro e alle migrazioni. Ci stringiamo alla moglie e alla figlia in questa dolorosa perdita.

Abbiamo appena appreso che questa notte è venuto a mancare l’amico Enrico Pugliese.

E’ difficile salutarlo. 

Enrico ha accompagnato Lunaria e Sbilanciamoci! in molte iniziative. Con la sua intelligenza e la sua ironia, ci ha aiutati sin dalla metà degli anni ’90 a guardare il mondo avendo il coraggio e la pazienza di analizzare e interpretare i numeri, senza mai dimenticare le persone. Sociologo, ha dedicato i suoi studi al funzionamento del mercato del lavoro, con una particolare attenzione al mondo agrario, alle migrazioni e alle loro connessioni con il sistema di welfare.

E’ stato uno dei punti di riferimento per le attiviste e gli attivisti antirazzisti. Con il suo Gli immigrati in Italia, Laterza, 1991, scritto insieme all’amica Maria Immacolata Macioti, ha aperto la strada agli studi sociali dedicati ad approfondire le connessioni tra le migrazioni e il mercato del lavoro, tema che è tornato ad approfondire, sempre insieme a Macioti, con L’esperienza migratoria. Immigrati e rifugiati in Italia, Laterza, 2003. 

Quando gran parte dell’attenzione pubblica era ormai concentrata sulle migrazioni in arrivo in Italia, Enrico è tornato ad occuparsi delle emigrazioni italiane all’estero con L’Italia tra migrazioni internazionali e migrazioni interne (2006) e Quelli che se ne vanno. La nuova emigrazione italiana (2018).

Insieme alle pubblicazioni più note, Enrico ha realizzato e ispirato molte ricerche e studi di livello locale, che hanno aiutato a capire le trasformazioni della società italiana attraversate dalle migrazioni.

Ascoltare Enrico era interessante e divertente: affiancava alla curiosità e alla conoscenza acquisita sul campo, una grande ironia e un’abilità retorica capace di coinvolgere l’interlocutore. 

E’ stato uno studioso, ma anche un attivista a partire dalla frequentazione di quella Rete antirazzista che nella seconda metà degli anni ’90 animò le campagne per i diritti di cittadinanza. Era facile incontrarlo in tutte le manifestazioni per i diritti sul lavoro, antirazziste e pacifiste. Perderlo è molto doloroso. Siamo vicini a lui, alla moglie e alla figlia.